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Respinta la proposta di abolire il vitalizio per i deputati
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(21 settembre 2010) - fonte: sito web personale - inserita il 18 ottobre 2010 da 31
Il giorno martedì 21 settembre la camera dei deputati si è riunita. La proposta è stata rigettata con il seguente risultato. Presenti 525. Votanti 520. Astenuti 5. Hanno votato si all'abolizione del vitalizio in 22.
Hanno votato no all'abolizione del vitalizio in 498.E’ inaudito che sia stata respinta la nostra proposta di abolire il vitalizio per i deputati in carica e per quelli cessati. E’ scandaloso che anche persone che hanno messo piede solo per pochi giorni a Montecitorio ricevano il vitalizio.
E' un problema cui speravamo che la maggioranza avesse il buon senso di voler porre rimedio. Inoltre l’abolizione di questo assurdo diritto per i deputati avrebbe procurato al bilancio della Camera un risparmio di 150 milioni di euro l’anno. Ma evidentemente a questa maggioranza risparmiare denaro che potrebbe andare a vantaggio dei comuni cittadini, interessa poco o niente.
Dov’è la politica di rigore tanto sbandierata dal Governo? Quale esempio il Palazzo vuole dare al Paese, sempre di più costretto a tirare la cinghia?
Lor signori non rinunciano ai privilegi. Gli Onorevoli Deputati sono disposti a discutere di tutto, ma non delle loro pensioni che, si badi bene, raggiunti i 65 anni spettano a tutti quelli che hanno messo piede in Aula, anche solo per pochi giorni. Un esempio: a un ex deputato con appena tre giorni (3) di legislatura spettano tremila euro al mese per tutta la vita.
Uno scandalo se si pensa alle decine di anni che occorrono a qualsiasi lavoratore per avere diritto ad uno “straccio” di pensione.
Evidentemente, solo noi dell’Italia dei Valori vogliamo porre rimedio a un’ingiustizia che dura da troppo tempo e che non si giustifica in nessun modo.
Con l’ordine del giorno presentato a Montecitorio da me e dall’Onorevole IdV Silvana Mura, si chiedeva di trasferire le pensioni dei parlamentari all'Inps e agli altri enti previdenziali.
In pratica i deputati avrebbero dovuto comunicare alla Camera il nome dell'istituto previdenziale al quale trasferire i contributi per essere aggiunti a quelli già accumulati per le attività lavorative precedenti al mandato parlamentare.
Un provvedimento semplice, equo, che oltre al risparmio, avrebbe dato il segnale di un importante cambiamento di rotta. Invece niente, tutti i deputati, tranne quelli del'Italia dei Valori, hanno votato contro. Se ne ricordino tutti i cittadini.
Fonte: sito web personale | vai alla pagina » Segnala errori / abusi