-
» La legge Tarzia banco di prova per la controriforma nazionale
Emma BONINO in data 15 ottobre 2010
-
» Afghanistan: una proposta contro l’imbroglio demagogico
Ramon MANTOVANI in data 13 ottobre 2010
-
» Sanità regionale
Maria Gemma AZUNI in data 04 ottobre 2010
-
» Sul Tg1 continua l'oscuramento di notizie sgradite
Filippo PENATI in data 03 ottobre 2010
-
» L’assalto finale di Berlusconi.
Giuseppe GIULIETTI in data 03 ottobre 2010
-
» Pedaggi sul Gra
Maria Gemma AZUNI in data 01 ottobre 2010
-
» Formula 1 a Roma
Maria Gemma AZUNI in data 01 ottobre 2010
-
» Berlusconi: fiducia alla Camera, sfiducia nel Paese
Delia MURER in data 30 settembre 2010
-
» Lettera aperta della Consigliera Maria Gemma Azuni
Maria Gemma AZUNI in data 27 settembre 2010
-
» Gli insulti di Bossi
Maria Gemma AZUNI in data 27 settembre 2010
-
» «Questi sono numeri da governicchio» - INTERVISTA
Benedetto DELLA VEDOVA in data 23 settembre 2010
-
» Casa: la destra del cemento prepara l'assalto al territorio
Roberto DELLA SETA in data 23 settembre 2010
-
» l’IDV non ci sta
Vincenzo Maruccio in data 22 settembre 2010
-
» «Eviteranno i processi a Berlusconi, magari insieme all’Udc» - INTERVISTA
Massimo DONADI in data 11 settembre 2010
-
» Berlusconi ormai fa paura, ma non solo lui, tutto il Regime dovrà assolutamente pagare i suoi debiti di illegalità e i suoi “profitti” ai danni del Paese; come per il Ventennio precedente
Marco PANNELLA in data 11 settembre 2010
-
» Droga/Berlusconi. Poretti: Punire di più i consumatori.... negare le politiche di tutta Ue?
Donatella PORETTI in data 10 settembre 2010
-
» I progetti di Alemanno
Maria Gemma AZUNI in data 07 settembre 2010
-
» Governo campi nomadi
Maria Gemma AZUNI in data 07 settembre 2010
Dichiarazione di Maria Gemma AZUNI
Lettera aperta della Consigliera Maria Gemma Azuni
-
(27 settembre 2010) - fonte: www.gemmazuni.it - inserita il 27 settembre 2010 da 12072
Al Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana
On. Silvio Berlusconi
Alla Presidente della Regione Lazio
Renata Polverini
Al Presidente della Provincia di Roma
Nicola Zingaretti
Al Sindaco di Roma Capitale
On. Gianni Alemanno
Gli insulti del ministro della Repubblica Italiana, Umberto Bossi che dell’acronimo più famoso della storia, SPQR (il Senato e il Popolo di Roma), ha voluto ricavare un becero e volgare insulto: “sono porci questi romani”, hanno due obiettivi: offendere tutti i cittadini di Roma, compreso il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, insignito della cittadinanza onoraria di Roma nella solenne seduta dell’Assemblea capitolina del 20 settembre e, al tempo stesso, delegittimare l’importantissimo decreto del consiglio > dei ministri (di cui pure Bossi fa parte) che ha istituito l’ente speciale Roma Capitale.
Dapprima con la boutade di una capitale del Nord e poi, dopo le inequivocabili parole del Presidente Napolitano, passando agli insulti gratuiti e, insieme, gravissimi, il ministro Bossi spera di continuare ad alzare polveroni per nascondere ciò che è sotto gli occhi di tutti (ribadito in questi giorni dalla Presidente di Confindustria, Marcegaglia e dall’ex Presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo): Bossi è solo chiacchiere e distintivo.
Si prendano provvedimenti, per quanto è in potere dei destinatari di questa lettera aperta e, soprattutto, si dicano parole chiare, coerenti e conseguenti con ciò che lo stesso governo ha sancito: Roma è l’unica capitale della Repubblica Italiana, che è una e indivisibile, come stabilisce la nostra Carta Costituzionale.
Si rassegnino, Bossi e la sua accolita picaresca di ciarlatani anti-italiani, non riusciranno, neppure con gli insulti, a nascondere il loro patetico complesso di inferiorità verso Roma e i suoi cittadini.
Se il ministro Bossi ha tentazioni da guerra civile è dovere di tutti coloro che si ispirano al valore della responsabilità di bloccarne le manovre recidendo con costui e con il suo movimento ogni legame politico.
I voti di Bossi non salveranno questo Paese, al contrario, dopo tutte le provocazioni che da quel movimento vengono, si corre seriamente il rischio che si voglia giocare con il fuoco della divisione, del razzismo, dell’intolleranza, per spingere il nostro Paese verso la barbarie.
Il Sindaco di Roma, soprattutto, scriva al Presidente della Repubblica perché, dall’alto del suo magistero, tuteli Roma capitale di cui egli stesso è cittadino onorario.
Maria Gemma Azuni
Fonte: www.gemmazuni.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi