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Dichiarazione di Andrea CAUSIN

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Lista di elezione: PD) 


 

Sanità Veneta: con la salute non si scherza

  • (01 ottobre 2010) - fonte: andreacausin.com - inserita il 02 ottobre 2010 da 31

    Un miliardo di euro.
    Questa è la cifra di cui hanno parlato i giornali in questi giorni e che rappresenterebbe l’entità del disavanzo della Sanità Veneta.
    Una cifra inquietante sia per la dimensione, sia perché nessuno, né in sede tecnica né in sede politica, è in grado di accertarla in tempi brevi. Nessuno, né in Commissione Sanità, né in Giunta è stato in grado di dire se le cifre in questione siano corrispondenti al vero.

    Io mi chiedo come sia possibile che la Regione del Veneto, che a detta di Galan prima e di Zaia, è la prima regione d’Italia per efficienza della pubblica amministrazione, non sia in grado di offrire un dato quantitativo vero sulla spesa del comparto sanitario.

    Mi chiedo come sia possibile, dopo che Giunta Regionale, Commissione Sanità e Consiglio, in tutti questi anni, hanno predisposto strumenti di controllo sia qualitativo che quantitativo, non sappiano dire una parola di certezza su quanto contestato dagli approfondimenti giornalistici di questi giorni.

    Lo scarico delle responsabilità tra Galan e Zaia è vergognoso. In primo luogo perché Luca Zaia è stato il fedele vice governatore di Giancarlo Galan per buona parte della scorsa legislatura, e chi sta in tale ruolo non può fingere di non sapere.

    Inoltre gli ultimi 4 assessori alla sanità (Tosi, Martini, Sandri….e ora Coletto) sono tutti espressione della Lega Nord, quel partito che ha fatto della questione morale e dell’efficienza della pubblica amministrazione le proprie bandiere.

    Il presidente Zaia che ha avuto il coraggio di annunciare la sua intenzione di “illuminare la stanza buia della sanità veneta”, dimenticando di aver contribuito ad oscurarla, insieme agli assessori del suo partito che negli ultimi cinque anni hanno stabilmente occupato quella stanza, ora deve dare una spiegazione ai cittadini del Veneto.

    La salute delle persone è un bene troppo prezioso per diventare materia si speculazione, o peggio di mala gestione, ed è necessario che si faccia immediatamente chiarezza rispetto alle USLL impenetrabili e intoccabili, come quelle di Verona o di Venezia, che sembrano presentare disavanzi dell’ordine delle centinaia di milioni di euro. Credo che la destra Veneta, che verde, nera o blu è sempre destra, non si possa più esimere dall’accertamento delle responsabilità, che se venissero confermati i dati emersi in questo giorni, sarebbero rilevanti sia sul piano politico che economico.

    Quanto è accaduto è frutto della scelta razionale di Galan e di Zaia di non avvalersi della programmazione e di non adottare un piano socio sanitario che offrisse la prospettiva del contenimento della spesa sanitaria congiuntamente al mantenimento della qualità della sanità, in una regione dove l’invecchiamento della popolazione porta all’incremento della domanda.

    Mi rendo conto che a Galan prima e a Zaia oggi, può essere sembrato più comodo nominare direttori generali e dirigenti “amici” come è nelle facoltà della politica, a volte anche medici amici. E magari, visti i risultati, sembra che il requisito dell’amicizia, o della tessera di partito, abbia contato di più della preparazione e della competenza.
    Tuttavia oggi è necessario mettere mano presto alla sanità veneta e invertire la rotta.

    I cittadini devono sapere e devono o poter contare su strutture moderne e medici capaci, in grado di prevenire e curare efficacemente.
    Con la salute non si scherza.

    Fonte: andreacausin.com | vai alla pagina

    Argomenti: nord est, veneto, sanità pubblica, regione veneto, debito sanità, medici, servizio pubblico, Zaia Luca | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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