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Dichiarazione di Michele Petraroia

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Molise (Gruppo: DS) 


 

Interrogazione in Regione sull'eolico selvaggio

  • (01 ottobre 2010) - fonte: Via dal vento - inserita il 07 ottobre 2010 da 2313
    Il Consigliere Petraroia ha presentato un’interrogazione in Consiglio Regionale chiedendo: 1) di sapere quali provvedimenti intende assumere la Regione Molise per scongiurare l’installazione di 5 mila torri eoliche sul nostro territorio; 2) di conoscere le motivazioni che non hanno consentito, ad oggi, l’apertura di un tavolo istituzionale di confronto per aggiornare la normativa vigente, malgrado la pubblicazione delle linee guida nazionali, la sentenza di parziale abrogazione della legge 22/2010 della Corte Costituzionale e le molteplici richieste di n. 66 Organizzazioni ed Associazioni; 3) di essere informato sulle motivazioni che hanno indotto la Giunta Regionale a nonc ostituirsi in sede legale a tutela della Valle del Tammaro e di ALTILIA nonostante la Delibera di Consiglio n.314 del 13.12.2007 ne fa aperto obbligo; 4) di sapere quali iniziative specifiche ed urgenti il Governo Regionale intende assumere a salvaguardia dei siti archeologici, storici e paesaggistici più importanti del Molise a partire dal Teatro Italico di Pietrabbondante, dalla città romana di Saepinum, da Monteverde di Vinchiaturo e da S.Maria della Strada di Matrice, oggetto della strana lettera menzionata in premessa e di ricorso al Capo dello Stato. Al Presidente del Consiglio Regionale del Molise Avv. Michele PICCIANO Via IV Novembre, 87 86100- CAMPOBASSO OGGETTO : Interrogazione con risposta scritta all’Assessore Regionale all’Ambiente, al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessore Regionale ai Beni Culturali sull’eolico selvaggio in Molise con specifico riferimento alle emergenze dei siti culturali di ALTILIA – Saepinum, Pietrabbondante, Santa Maria della Strada di Matrice e Santa Maria di Monteverde di Vinchiaturo. Premesso che da oggi, 29.09.2010, n. 66 Associazioni Culturali e Ambientali, Organizzazioni Sindacali e Professionali, Comitati Spontanei e Movimenti, attiveranno un presidio a tempo indeterminato del sito archeologico di ALTILIA – SAEPINUM per sollecitare un impegno delle istituzioni a tutti i livelli contro l’eolico selvaggio che rischia di devastare con l’installazione di 5 mila torri, il territorio di una regione di 4 mila Km quadrati; Accertato che ogni torre può superare anche 120 metri di altezza, che ne verrebbe posizionata 1,3 a chilometro quadrato e come mostrano i contenziosi in atto, non verrebbero risparmiati nemmeno i siti archeologici, paesaggistici e storici più importanti del Molise come Pietrabbondante, Altilia, S. Maria della Strada di Matrice e Monteverde di Vinchiaturo; Tenuto Presente che sulla Gazzetta Ufficiale n. 219 del 18.09.2010 sono state pubblicate le Linee Guida Nazionali sulle Fonti Rinnovabili con l’obbligo di recepimento da parte delle Regioni; Vista la sentenza della Corte Costituzionale che ha parzialmente abrogato la legge regionale n. 22 del 7 agosto 2009 che disciplina il rilascio delle autorizzazioni nel settore eolico e delle fonti rinnovabili; Acquisito che la Rete delle 66 Associazioni e Comitati, ha inoltrato in data 5 agosto una nota di richiesta di apertura di un confronto istituzionale per aggiornare e adeguare la normativa in vigore, procedendo a inoltrare un sollecito scritto il 10 settembre a cui si sono aggiunte diverse comunicazioni inerenti l’avvio di una petizione popolare a salvaguardia dei siti culturali molisani, l’attivazione del presidio dell’antica città romana di Saepinum e la richiesta alla Giunta Regionale e alla Provincia di Campobasso di costituirsi in giudizio innanzi al Consiglio di Stato in difesa della Valle del Tammaro; Tenuto conto che la ditta BPC Energy, mteressata a costruire torri eoliche nei pressi del Santuario di S. Maria della Strada di Matrice ha fatto ricorso al Capo dello Stato avverso il provvedimento di diniego del Ministero dei Beni Culturali e con una strana comunicazione indirizzata, direttamente e personalmente, ad un funzionario regionale per ottenere anche per le vie brevi il rilascio dell’autorizzazione malgrado le torri sarebbero a poche centinaia di metri da un sito archeologico che è bene monumentale nazionale; Verificato che r8 ottobre è prevista la seduta del Consiglio di Stato che dovrà pronunciarsi in via definitiva sulla realizzazione di torri eoliche che stravolgerebbero irreversibilmente la Valle del Tammaro e l’ATTILIA, senza attendere il preventivo pronunciamento del TAR Molise; Considerato inoltre i contenziosi aperti presso il TAR Molise riferiti all’area archeologica del Teatro Italico di Pietrabbondante e al sito di Santa Maria di Monteverde di Vinchiaturo con i connessi provvedimenti di sequestro di cantiere del Corpo Forestale di Isernia e successivo dissequestro deciso dalla Procura della Repubblica della stessa città; Lette le dichiarazioni del Ministro del Tesoro, On. Giulio Tremonti, che ha denunciato la corruzione gravissima che ruota intorno al settore eolico come dimostrano varie inchieste giudiziarie nazionali che hanno portato allo scoperto un circuito in cui è coinvolta la criminalità organizzata, logge massoniche deviate, pezzi di magistratura, imprese e referenti politici ai massimi livelli; chiedo 1) di sapere quali provvedimenti intende assumere la Regione Molise per scongiurare l’installazione di 5 mila torri eoliche sul nostro territorio; 2) di conoscere le motivazioni che non hanno consentito, ad oggi, l’apertura di un tavolo istituzionale di confronto per aggiornare la normativa vigente, malgrado la pubblicazione delle linee guida nazionali, la sentenza di parziale abrogazione della legge 22/2010 della Corte Costituzionale e le molteplici richieste di n. 66 Organizzazioni ed Associazioni; 3) di essere informato sulle motivazioni che hanno indotto la Giunta Regionale a nonc ostituirsi in sede legale a tutela della Valle del Tammaro e di ALTILIA nonostante la Delibera di Consiglio n.314 del 13.12.2007 ne fa aperto obbligo; 4) di sapere quali iniziative specifiche ed urgenti il Governo Regionale intende assumere a salvaguardia dei siti archeologici, storici e paesaggistici più importanti del Molise a partire dal Teatro Italico di Pietrabbondante, dalla città romana di Saepinum, da Monteverde di Vinchiaturo e da S.Maria della Strada di Matrice, oggetto della strana lettera menzionata in premessa e di ricorso al Capo dello Stato. Campobasso, 29 settembre 2010 Michele Petraroia
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