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Il 16 ottobre e i pestaggi mediatici
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(08 ottobre 2010) - fonte: micromega-online - inserita il 08 ottobre 2010 da 31
Non ci può essere giustificazione alcuna per chi lancia candelotti contro i palchi, tira le uova sui muri della sede della Cisl, conduce minacciosi cortei contro le case del sindacato. Chiunque abbia memoria storica ricorda altri assalti, altri lanci, altre violenze e non può certo simpatizzare per questi episodi.Bene hanno fatto la Fiom di Landini e la Cgil di epifani ad esprimersi senza mezzi termini,a prendere le distanze da azioni e linguaggi che nulla hanno a che vedere con il sacrosanto diritto alla critica, anche la più dura, e alla contestazione di posizioni politiche e sindacali che si ritengono sbagliate.
Lo stolto tentativo di trasferire la critica delle idee sul piano della violenza, per altro, ha avuto ed ha il solo risultato di scatenare una campagna di aggressione proprio contro la Fiom e contro la Cgil che il governo e i suoi alleati vorrebbero sbattere fuori dal tavolo dei contratti e degli accordi, persino dove rappresentano la stragrande maggioranze delle lavoratrici e dei lavoratori.
Sarà una casualità, ma appena Emma Marcegaglia ha osato esprimere qualche critica nei confronti del piccolo Cesare e ha fatto qualche timida apertura verso la Cgil, il Giornale di famiglia ha aperto il fuoco contro di lei, giustapponendo titoli contro la presidente di Confindustria e titoli contro le tute blu, contro il Fatto Quotidiano, contro Santoro, contro Travaglio, accusati questi ultimi di essere i quasi mandanti morali dell’ancora misterioso episodio di tentata violenza contro il direttore di Libero Belpietro.
Saranno coincidenze, ma è evidente che si respira un clima mefitico, fatto di dossier, di servizi deviati, di agenti provocatori in azione, di archivi falsificati.
Chi si prepara all’avventura finale, al di là delle mielose parole di questi giorni, ha bisogno di pestare mediaticamente gli avversari e di colpire le grandi organizzazioni che ancora non sono state sciolte, che dispongono della possibilità di mobilitarsi, che non intendono assistere alla distruzione della Costituzione, della democrazia politica e sindacale.
Per queste ragioni alla ferrea condanna di ogni episodio di intolleranza, bisogna sempre collegare l’altrettanto ferrea rivendicazione del diritto alla critica, alla iniziativa, alla mobilitazione pacifica e unitaria di chi ancora crede nella legalità repubblicana.
Avevamo già deciso di aderire alla giornata del 16 ottobre, ma dopo il fiume di ingiurie piovute sulla testa della Fiom e della Cgil, riteniamo ancora più importante non solo esserci, ma anche chiedere a tutto il mondo della comunicazione, della cultura, dello spettacolo, di portare il loro contributo, di respingere gli appelli all’omertà, al silenzio, alla diserzione.
Non occorre essere un militante sindacale per comprendere che la manifestazione del 16 ottobre ha ormai assunto l’aspetto di una grande iniziativa nazionale per la Costituzione e per la democrazia, dentro e fuori le fabbriche.
"Tutti con tutti" ha detto e scritto il professor Stefano Rodotà, mai come in questa occasione ci sembra giusto raccogliere il suo appello.
Fonte: micromega-online | vai alla pagina » Segnala errori / abusi