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Dichiarazione di Giuseppe GIULIETTI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) 


 

Afghanistan: “No alle bombe, sì al ritiro”

  • (11 ottobre 2010) - fonte: micromega-online - inserita il 12 ottobre 2010 da 31

    “Non bastano le bombe, serve una strategia”, così scrive il generale Fabio Mini su “Repubblica”. Come se non fosse stato sufficientemente chiaro aggiunge: “La Nato e gli Stati Uniti non sanno cosa fare e i nostri soldati ‘non ci capiscono più niente’ perché la strategia è inefficiente: non ci sono idee e nessuno crede più a quelle finora propagandate. In queste condizioni i nostri soldati continueranno a morire senza sapere perché e per chi.
    In compenso questo lo sa chi, parlando più di aerei, portaerei, carri armati e bombe, manda messaggi incoraggianti a chi su queste cose e sui morti ci specula.”.

    Che altro aggiungere? Il generale Mini non è un militante pacifista, ma un militare abituato al freddo ragionamento sugli scenari, sull’analisi delle forze in campo, sulle possibili prospettive militari e, soprattutto, politiche. Parole analoghe sono state pronunciate dai collaboratori del presidente Obama, sono risuonate nell’aula del Congresso, stanno animando il dibattito in tutta Europa.

    Quasi nessuno osa più negare il fallimento strategico e tattico di una missione che era iniziata con l’obiettivo di colpire Bin Laden e i santuari del terrorismo ed, invece, rischia di concludersi con una strage continua e con la riconsegna di tanta parte del territorio proprio agli odiati talebani, tornati ad essere i signori e i padroni di oltre la metà del territorio nazionale.

    Di fronte ad un quadro drammatico, solo e soltanto in Italia il dibattito, come ha ricordato il generale Mini, vola ad altezza zero, ridotto a slogan, a spot, a retorica, persino di fronte ad altre vite umane stroncate. Al ministro La Russa viene in mente, solo e soltanto, di armare gli aerei,di trasformare la presunta missione di pace in una nuova missione di guerra. Capita persino che qualche esponente della opposizione lo prenda sul serio!

    Dal momento, tuttavia, che il ministro della difesa ha rivolto un appello ai singoli parlamentari invitandoli ad esprimere un voto di “responsabilità nazionale”, vorrei usare questo spazio non solo per declinare l’invito, ma per precisare che, in questa occasione, il mio non sarà solo un voto contro le super bombe, ma anche un voto per il ritiro delle truppe dall’Afghanistan prima che sia troppo tardi; prima che sia definitivamente compromessa la possibilità stessa di elaborare un nuovo piano d’azione internazionale, come peraltro chiedono con grande forza le voci più accreditate sul piano politico e diplomatico.

    La manifestazione del prossimo 16 ottobre che ha ormai assunto le caratteristiche di una grande giornata per la democrazia, la legalità, i diritti e la Costituzione, servirà anche a ricordare a tutti noi l’articolo 11 e il ripudio della guerra, altro che gli aerei e le super bombe del ministro La Russa!

    Fonte: micromega-online | vai alla pagina

    Argomenti: Afghanistan, missioni internazionali, guerra, militari, Nato, La Russa | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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