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Dichiarazione di Stefano SAGLIA
Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Pres. commissione Lavoro Camera - Sottosegretario Sviluppo economico (Partito: PdL)
Con Gme passi avanti in integrazione mercati Ue
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(14 ottobre 2010) - fonte: economia.virgilio.it - inserita il 18 ottobre 2010 da 2313
Nel settore dell'energia "ci sono stati progressi importanti, ma nonostante ciò, ci sono ancora diversi Stati membri che oggi hanno sistemi energetici non ancora maturi". Da qui, osserva il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, in un intervento pubblicato sulla newsletter del Gme, nasce una duplice sfida da affrontare: quella del "rapporto tra Stati membri" e quella "dell'allargamento verso i paesi della parte est europea". In tale contesto, aggiunge il sottosegretario, l'importante contributo che l'Italia sta fornendo al processo d'integrazione è motivo di orgoglio per due differenti ragioni. La prima è l'ottimo punto di maturità interna che il sistema energetico italiano - e quello relativo all'energia elettrica in particolare - ha avuto negli ultimi anni, attraverso il lavoro congiunto del legislatore, del governo con provvedimenti ad hoc e di chi ha tradotto le disposizioni. La seconda, riguarda invece l'integrazione dei mercati regionali europei dell'energia elettrica che rappresenta "uno degli obiettivi che devono essere perseguiti nello sviluppo del mercato elettrico italiano. Prospettive in vista delle quali il GME - precisa Saglia -, in Italia ha già iniziato ad operare: ad inizio 2011 partirà infatti operativamente il progetto del cosiddetto market coupling con la vicina Slovenia". Gli obiettivi a cui punta il Governo italiano, "assicurando il giusto sostegno istituzionale al progetto, con il GME, responsabile delle piattaforme, sono quelli di progettare un meccanismo più efficiente di gestione delle congestioni transfrontaliere, nell'orizzonte temporale day-ahead, capace di dare sostegno alla creazione di un più ampio mercato dell'energia all'ingrosso e conseguire miglioramenti del benessere in ambito comunitario; ridurre al minimo i rischi e i costi operativi di negoziazione sostenuti dagli operatori del mercato e favorire la formazione di un segnale di prezzo efficiente che rifletta il valore della capacità di trasmissione transfrontaliera"
Fonte: economia.virgilio.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi