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Dichiarazione di Francesco FERRANTE

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

ENEA: BENE LA RICERCA, ESTRANEA A NUCLEARE VECCHIO E PERICOLOSO DEL GOVERNO BERLUSCONI

  • (20 ottobre 2010) - fonte: www.agenparl.it - inserita il 20 ottobre 2010 da 2313
    La riaccensione dei reattori nucleari nel centro dell’Enea a Casaccia sarà una buona notizia per la ricerca italiana se gli stessi saranno usati bene e  non  piegati   alle  logiche  della  politica  avventurista dell’attuale Governo".  Lo  dichiarano  i  senatori  del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta.  "Con  uno  dei  due  rettori  infatti  -  spiegano  i senatori - si possono esplorare  tecnologie  per  i reattori di quarta generazione che potrebbero forse  consentire in futuro di costruire nuove centrali elettronucleari che ricicleranno  il  combustibile  riducendo ad una frazione poco rilevante la produzione   di  scorie  purché  la  ricerca  sia  supportata  da  adeguati finanziamenti. I due piccoli reattori nucleari dell’Enea inoltre potrebbero costituire  un utile campo di ricerca e sperimentazione per applicazioni in vari campi, tra cui quello importantissimo delle tecnologie mediche, purché non  si  faccia  propaganda  ma si dicano quanti investimenti in ricerca si vuole   impiegare  e  si  evidenzi  attualmente  il  numero  di  tecnici  e ricercatori "Invece  -  segnalano  i  senatori  Pd - è di questi giorni la denuncia del sindacato  per  cui sembrerebbe che la situazione di ‘cassa’ dell’Agenzia è assai  preoccupante,  soprattutto  a  causa dell’ultimo ‘taglio’ operato in applicazione  della  manovra  di  luglio. Tanto che sembrerebbe che per far fronte  a questa emergenza, l’amministrazione abbia deciso di non rinnovare i  contratti  a tempo determinato e gli assegni di ricerca in scadenza e di non  attivare  graduatorie di concorsi. Inoltre un rilancio del processo di ricerca e innovazione chiaramente non dovrebbe avere a nulla a che fare con i  vecchi e pericolosi reattori atomici di terza generazione che il governo Berlusconi  vorrebbe  piazzare  nel  nostro  Paese,  contro  la volontà dei cittadini". "Il  ritorno  al  nucleare  del governo Berlusconi è destinato a un costoso fallimento,  perché  gli  italiani non hanno nessuna intenzione di mettersi sotto  casa  i  vecchi  reattori  francesi  Areva  e  le scorie che emanano radioattività per centinaia di anni. Ne  è  la prova – concludono Della Seta e Ferrante -  il fatto che anche un pasdaran  del  centrodestra come Formigoni ha già detto di essere contrario alle centrali in Lombardia".
    Fonte: www.agenparl.it | vai alla pagina
    Argomenti: Energia nucleare, ricerca scientifica, ENEA | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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