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Dichiarazione di Umberto VERONESI

Alla data della dichiarazione: Senatore


 

Sì al nucleare

  • (20 ottobre 2010) - fonte: www.openpolis.it - inserita il 21 ottobre 2010 da 14114
    “Mi è stata richiesta la disponibilità ed ho accettato volentieri”, queste le parole di Umberto Veronesi, ex ministro della Salute, che dirigerà l’Agenzia per la Sicurezza Nucleare in Italia. Il professore ha proseguito rassicurando sull’energia nucleare: “Chi ha studiato sa benissimo che il disastro di Chernobyl è stato provocato dalla follia di un direttore che ha voluto fare un esperimento. E per farlo ha tolto almeno 12 livelli di sicurezza. E’ stata una follia umana che non si ripeterà. Sono sicuro che non c’è alcun rischio”. Per avere in Italia “il nucleare come soggetto di energia – ha concluso – ci vorranno 4 anni per la primissima attività. I nuovi reattori sono i più potenti e i più sicuri, non c’è più dubbio sulla loro sicurezza”. L’investitura ha ottenuto il beneplacito dei ministri dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e dello Sviluppo Economico, Paolo Romani. Ora manca solo l’ufficialità, si attende soltanto il rientro del premier Silvio Berlusconi per le altre nomine dell’agenzia e il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri per l’ufficializzazione della nomina di Veronesi. Per quanto riguarda la questione dello smaltimento, secondo l’oncologo, le scorie prodotte dalle centrali nucleari non sono di per sé un pericolo in quanto queste non emettono radiazioni pericolose ed ha tranquillizzato che per la loro sistemazione definitiva “ci sono tante soluzioni”. “Se non è stimolato da bombardamento – ha osservato Veronesi –, l’uranio non produce radionuclidi, ossia nuclei instabili che producono radiazioni, ma solo raggi alfa che hanno una forza di penetrazione molto bassa. Le scorie – ha proseguito – vengono vetrificate e poste in zone protette, dove possono restare per sempre. Naturalmente – ha concluso – bisogna pensare ad una sistemazione definitiva. A questo fine esistono tante soluzioni e tutte fattibili”.
    Fonte: www.openpolis.it | vai alla pagina
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