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Dichiarazione di Andrea Filippini

Alla data della dichiarazione: Pres.  Consiglio Comunale Ancona (AN) (Gruppo: IdV) 


 

L'anagrafe pubblica degli eletti, per un'Assemblea all'insegna della trasparenza

  • (03 novembre 2010) - fonte: Agenzia Radicale - inserita il 25 novembre 2010 da 3075
    L'ultima volta che nelle Marche si è parlato di "Anagrafe pubblica di eletti e nominati" è stato lo scorso ottobre quando, dopo l'accesso agli atti che l'Associazione Radicali Marche aveva effettuato a maggio in tutte le provincie e alla Regione Marche, il segretario di Radicali Italiani Mario Staderini in conferenza stampa ad Ancona parlò di un vero e proprio caso Marche. I risultati dell'iniziativa messa in campo dai radicali per verificare il rispetto da parte di tutte le istituzioni marchigiane della legge n. 441 del 5/7/1982 in materia di pubblicizzazione della situazione economico patrimoniale di eletti e nominati, furono a dir poco scoraggianti. Proprio Francesco Ciclosi (Tesoriere Radicali Marche) ricorda che al momento degli accessi agli atti non vi era nessun dato pubblico riguardo il lavoro politico degli eletti e le loro relative condizioni economico-patrimoniali infatti, ad ottobre, a quattro mesi dall'accesso agli atti, per quanto riguarda i dati degli eletti, avevano presentato la documentazione solo il comune di Macerata, la Provincia di Pesaro, il comune Fermo e il sindaco ad esclusione della giunta e il comune di Ancona con dati aggiornati al 2008. Per quanto riguarda i nominati e le società partecipate non era pervenuto nessun dato in tutta la Regione. A rilanciare dentro le istituzioni questa battaglia è il Presidente del Consiglio comunale di Ancona, Andrea Filippini (IDV) che pochi giorni fa ha ufficialmente proposto la creazione di una anagrafe pubblica degli eletti del Comune di Ancona. Lui stesso è consapevole che questa è una battaglia storicamente combattuta dai Radicali Italiani e in maniera sincera e entusiasta dice: "Un amministratore comunale deve rendere conto ai cittadini di ciò che fa, amministrare significa certamente occuparsi della cosa pubblica ma anche rendere consapevoli del proprio operato i cittadini elettori, che sono coloro che decidono i propri rappresentanti attraverso il voto. Per fare ciò i cittadini necessitano di una conoscenza globale e trasparente, è per questo che ho pensato all'anagrafe pubblica degli eletti come il mezzo attraverso il quale i cittadini possono esercitare quel controllo sugli eletti che è davvero la base della democrazia. In questo ho sempre fatto riferimento al motto di Einaudi che diceva che per una politica trasparente è necessario conoscere per deliberare". La proposta di delibera, voluta fortemente anche dall'A.N.C.I. (associazione nazionale dei comuni d'Italia), chiede che sul sito del comune di Ancona siano pubblicati i seguenti dati dei membri della giunta e sindaco: dati anagrafici e identificativi, gli incarichi coperti, lo stipendio, i rimborsi, i gettoni di presenza, la dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari. Per i consiglieri comunali anche i seguenti dati: atti presentati con relativi iter fino alla loro conclusione, presenze ai lavori di istituzione di cui fanno parte e i voti espressi sugli atti adottati dalla stessa. L'unico dubbio riguarda il fatto che nella proposta non si parla affatto dei così detti "nominati" cioè di coloro che "guidano" quegli enti o istituti pubblici o privati che allacciano rapporti di collaborazione con le istituzioni per fini collettivi. Lo stesso Filippini precisa: "Vi sono delle difficoltà per richiedere un'anagrafe pubblica dei nominati soprattutto dal punto di vista legale in quanto si dovrebbero pubblicare dati sensibili di enti che hanno una personalità giuridica propria" Francesco Ciclosi, che insieme ai radicali guarda con favore l'iniziativa di Filippini, dal canto suo ricorda che proprio l'art. 12 della legge 441 del 1982 stabilisce che le norme in materia di trasparenza si applicano ai presidenti, vicepresidenti, amministratori delegati e direttori generali di istituti e di enti pubblici e privati la cui nomina sia demandata agli eletti delle pubbliche amministrazioni, e di società al cui capitale concorrano gli enti pubblici nelle varie forme di partecipazione. Lo stesso Ciclosi poi specifica che vi è la necessità di agire attraverso una riforma del T.U.E.L. affinché si crei una omogeneità nazionale sul tipo di rapporto tra cittadino e ed eletto. In questo senso lo stesso Filippini chiede all'amministrazione anconetana di impegnarsi a modificare lo statuto del consiglio comunale e i relativi regolamenti attuativi. Filippini è ottimista, la sua delibera è già stata diffidata in Commissione e si attende un responso già per lunedì. Non crede che vi saranno intoppi di nessun genere e si augura che la proposta possa essere approvata al primo consiglio comunale previsto per i primi di dicembre.
    Fonte: Agenzia Radicale | vai alla pagina
    Argomenti: trasparenza, sindaco, Comune, giunta, rendiconto, presidente, ancona, anagrafe, pubblica, eletti, nominati, conoscere per deliberare, consiglieri, assessori | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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