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Dichiarazione di Giuseppe GIORDANO

Alla data della dichiarazione: Pres. Consiglio Provincia Reggio di Calabria (Lista di elezione: IdV)  - Consigliere Regione Calabria (Lista di elezione: IdV)  - Consigliere Provincia Reggio di Calabria (Lista di elezione: IdV) 


 

La Regione interrompa l'iter negando l'intesa istituzionale senza la quale non si potrebbe procedere

  • (06 novembre 2010) - fonte: http://www.mediterraneonline.it/ - inserita il 08 novembre 2010 da 14114

    I riflettori accesi su Saline oggi, sanciscono le preoccupazioni già messe in evidenzia nella nostra mozione depositata in consiglio regionale lo scorso 25 giugno e finalmente discussa nella seduta di lunedì 15 novembre. Prima del parere favorevole della commissione governativa VIA, noi dell’idv avevamo già avuto la percezione chi si stesse lavorando sottotraccia per imporre dall’alto la costruzione della centrale ribaltando la volontà popolare e i precedenti dinieghi di tutte le istituzioni”. E’ quanto afferma il Consigliere Regionale dell’Italia dei Valori, Giuseppe Giordano, nel corso della manifestazione tenutasi a Saline per dire no alla Centrale a Carbone. “Oggi cittadini e rappresentanti delle istituzioni sono uniti nel dire “No” – continua Giordano -  ciò è un forte segnale  di cittadinanza attiva che spontaneamente  ha dato vita a questa grande manifestazione.  Le istituzioni devono decidere e compiere scelte perché hanno responsabilità di governo nessuna istituzione può rimanere nel vago.  E’ bene ricordare, che il governo regionale è determinate in quanto ha il potere di interrompere l’iter negando l’intesa istituzionale senza la quale non si potrebbe procedere. Le istituzioni – continua il consigliere idv -  sono chiamate inequivocabilmente a compiere atti di governo ed opporsi a questi scempi e  proporre al contempo modelli alternativi di sviluppo per l’area in questione. Un’area già devastata dall’incapacità di governo di chi ha amministrato. Sarebbe bene evidenziare – continua il dipietrista Giordano -  che l’Unione Europea ha stabilito che a partire dal 2020 la tecnologia a carbone non possa essere più utilizzata, dunque tradotto, tutto ciò vorrebbe dire creare una struttura produttiva  da tenere in vita solamente per un paio di anni alimentando ancora una volta la costruzione di cattedrali nel deserto, falsi sogni lavorativi e depauperamento del  patrimonio naturalistico. Ebbene un solo grande affare per pochi. Noi dell’Idv diciamo il nostro “no” a tutto ciò, e rilanciamo l’idea di proporre un modello alternativo,  incentivando la ricerca, l’innovazione e puntare all’ energia da fonti rinnovabili. Va ricordato che il piano energetico regionale non prevede costruzioni di centrale a carbone in Calabria e che dai dati del 2007 emerge che la Regione Calabria produce il 42 % in più di energia rispetto al proprio fabbisogno, dunque – si domanda Giordano- che motivo c’è di produrre un ulteriore surplus? Se si dovesse arrivare ad una consultazione popolare si dovrebbero coinvolgere le intere province di Reggio e Messina sia per l’impatto delle combustioni e delle polveri sia per l’impatto sul territorio che deriverebbe dalla rete di distribuzione. In conclusione -afferma Giordano  – bisogna fare rete e alzare la testa e dobbiamo avere la capacità di costruire il nostro futuro e non negarlo alle future generazioni.”

    Fonte: http://www.mediterraneonline.it/ | vai alla pagina
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