-
» Un governo con chi ci sta. Via il premier, l’instabilità colpa sua.
Pier Luigi BERSANI in data 06 dicembre 2010
-
» «Se Silvio lascia chiuderemo noi la legislatura» - INTERVISTA
Gianfranco ROTONDI in data 06 dicembre 2010
-
» Ce ne freghiamo delle prerogative del Presidente della Repubblica
Denis VERDINI in data 04 dicembre 2010
-
» «Sì, abbiamo votato contro noi stessi» - INTERVISTA
Ignazio Roberto Maria MARINO in data 27 novembre 2010
-
» «Momento grave ci vuole un governo aperto anche al Pdl» - INTERVISTA
Massimo D'ALEMA in data 24 novembre 2010
-
» Per trattare uno spiraglio ma a precise condizioni
Marco PANNELLA in data 18 novembre 2010
-
» «Un governo di transizione è l’unica soluzione» - INTERVISTA
Anna FINOCCHIARO in data 16 novembre 2010
-
» «Governo anche con la sinistra» - INTERVISTA
Italo BOCCHINO in data 15 novembre 2010
«Un governo di transizione è l’unica soluzione» - INTERVISTA
-
(16 novembre 2010) - fonte: l’Unità - Maria Zegarelli - inserita il 16 novembre 2010 da 31
Anna Finocchiaro, Brunetta e Frattini danno per certa la fiducia sia alla Camera e al Senato. Sicuri nel Pd che riuscirete a mandare a casa Berlusconi? «Alla Camera la fiducia se la possono scordare, al Senato probabilmente la otterranno, anche se lo stato di fragilità e disperazione di Berlusconi non aiuta a mantenere compatte le truppe del Pdl. Tuttavia vorrei ricordare al premier che il governo per restare in carica deve avere la fiducia di entrambe le Camere. Altrimenti andrà a casa».Franceschini ha scritto a Fini chiedendo il rispetto delle regole sul voto delle mozioni. Una guerra di sfiancamento?
«Nel Pdl ci provano, ma come al solito prevarranno la Costituzione e la prassi costituzionale, quindi verrà votata la mozione presentata per prima alla Camera, cioè quella di sfiducia del Pd, poi la loro, di fiducia».
Il Pdl ha pronta la contromossa: vuole chiedere a Napolitano lo scioglimento di una sola Camera. Un’altra forzatura?
«Lo scioglimento di una sola Camera è un’ipotesi che non sta in piedi. Dimostra la disperazione di chi la propone che forse finge di dimenticare che quella possibilità è da ricollegare all’origine del Parlamento, quando la durata del Senato era diversa da quella della Camera. Lo scioglimento anticipato di una delle due era uno strumento per poter rendere contestuale l’elezione di entrambi i rami del Parlamento».
Esclude l’ipotesi di un Berlusconi bis?
«Sono convinta che ci siano le condizioni per un nuovo esecutivo con un altro premier, ma questo è un passaggio di cui deve occuparsi il Presidente della Repubblica, alla luce delle consultazioni che farà dopo le dimissioni di Berlusconi. Non spetta al premier decidere quando andare a nuove elezioni».
Finocchiaro, chi ci dovrebbe stare in questo nuovo governo?
«Tutte le forze che hanno a cuore i principi della democrazia e che vogliono far voltare pagina al nostro Paese, sia del centrodestra sia del centrosinistra. Il Pd sicuramente».
Secondo Rosy Bindi, in caso di elezioni anticipate con questa legge elettorale, il Pd dovrebbe fare un’alleanza anche con Fli. I democratici capirebbero?
«Questa è una valutazione che deve essere oggetto di una discussione nel partito. Rosy ha espresso una sua opinione, a me sembra prematuro parlarne in questo momento».
Ma la questione potrebbe porsi molto presto. Dopo la Finanziaria arriverà la sfiducia alla Camera, salvo nuovi colpi di scena, e se non ci sarà una nuova maggioranza si andrà al voto.
«In questo momento siamo impegnati a far sì che la legge di stabilità si approvi in tempi brevi, malgrado la nostra opposizione a quel testo. È un impegno che prendiamo perché il Paese non può essere lasciato in questa palude con la crisi aperta e con comportamenti irresponsabili della maggioranza. Poi, sarà meglio per tutti chiudere questa fase, spero con un governo di transizione».
In questa palude scivola giù il consenso del Pdl ma il Pd non riemerge. Perché, secondo lei?
«Perché il danno che ha fatto Berlusconi è drammatico.
Ha avuto un grande credito di fiducia da parte degli italiani e poi lo ha tradito, creando un enorme disamore nel Paese. Ma noi ci siamo e risaliremo la china».
Fonte: l’Unità - Maria Zegarelli | vai alla pagina » Segnala errori / abusi