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«Il simbolo del Pdl? Silvio non può usarlo»
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(22 novembre 2010) - fonte: Secolo d'Italia.it - inserita il 24 novembre 2010 da 31
"Dicono che Berlusconi stia preparando un nuovo partito per rinnovarsi in vista del voto. Comprendiamo la sua esigenza, anche perchè il nome e il simbolo del Pdl sono in comproprietà con Fini e non potrà utilizzarli".Lo afferma il capogruppo di Futuro e Libertà Italo Bocchino, che sottolinea come "dal 17 maggio scorso" anche il nome '"il vero centrodestrà è stato registrato da noi all'ufficio marchi e brevetti di Roma".
L'esponente di Fli ha inoltre smentito ogni ipotesi di "inciucio" in controtendenza rispetto a quanto espresso da Fini a Bastia Umbra: "C'è da chiedersi - ha affermato - che cosa farebbe Berlusconi se con lo shopping parlamentare conquistasse la fiducia per uno, due o tre voti.
Un destino infame, come quello di Romano Prodi la scorsa legislatura. Una vittoria di Pirro per diventare un Re Travicello sbertucciato da tutte le rane dello stagno.
Sarebbe quindi meglio prendere atto della realtà e rispondere con senso di responsabilità alla sollecitazione venuta da Gianfranco Fini nella convention di Perugia.
Oggi è evidente - aggiunge - che la maggioranza emersa dal voto del 2008 non c'è più e che Berlusconi se va avanti con la sua ormai inutile prova muscolare fa un enorme danno al paese e un danno esiziale a se stesso.
Quando si perde - sottolinea Bocchino - si deve avere l'onestà e la dignità di ammetterlo;
e Berlusconi ha perso due volte. Ha perso politicamente - rimarca il presidente dei deputati di Fli - perchè ha distrutto il Pdl facendo prevalere la pancia sulla ragione espellendo Fini dal partito che avevano in comproprietà.
Ha perso come uomo di governo perchè senza Fini non ha più la maggioranza, ma soprattutto perchè non è riuscito a fare ciò che aveva promesso agli italiani".Per Bocchino, "se Berlusconi ama l'Italia deve prendere atto della situazione e aprire una nuova stagione, così come gli ha chiesto Fini, ma sappiamo purtroppo che questo amore per la Nazione in lui è soffocato dall'odio verso chi si permette di contraddirlo".
Al paese, sottolinea il capogruppo dei futuristi a Montecitorio, "serve una nuova legge elettorale che garantisca il principio di rappresentanza e la scelta dei parlamentari da parte degli elettori, una seria riforma del fisco per alleggerire il peso dello Stato sui bilanci delle famiglie e un grande provvedimento economico sociale che tagliando drasticamente la spesa pubblica improduttiva generi risorse per sostenere lo sviluppo dell'economia finanziando le imprese, introduca il quoziente familiare per alleggerire le famiglie numerose e tuteli i lavoratori a rischio. Berlusconi avrà l'amore per l'Italia e il coraggio di fare questo?
In cuor nostro speriamo di sì - ma la conoscenza dell'uomo ci spinge a dire che è quasi impossibile e che la conseguenza non potrà che essere una sfiducia irreversibile nei suoi confronti da parte nostra e da parte degli italiani".
Fonte: Secolo d'Italia.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi