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Dichiarazione di Angelo BONELLI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lazio (Lista di elezione: Verdi) 


 

Acqua, interrogazione all’assessore all’Ambiente alla Regione Lazio.

  • (24 novembre 2010) - fonte: Terra.it - Giulio Finotti - inserita il 24 novembre 2010 da 31

    Chiedo all’assessore all’Ambiente Marco Mattei quali iniziative intenda assumere di fronte ai livelli di arsenico.

    «Dall’Europa arriva l’ennesima e gravissima bocciatura alle politiche ambientali dell’Italia. La politica delle deroghe ancora una volta dimostra di essere fatta sulla pelle dei cittadini, che anche in questo caso stanno pagando con la salute le scelte irresponsabili di chi ha deciso di derogare perfino alla potabilità dell’acqua».

    E' dura la reazione dei Verdi alla notizia dello stop alle deroghe praticate in molti comuni d’Italia e in particolar modo nel Lazio, ai livelli di arsenico ed altre sostanze tossiche presenti nell’acqua.

    «Non si può andare in deroga al diritto dei cittadini, come nel Lazio si fa da troppo tempo – dice Angelo Bonelli, che oltre ad essere presidente dei Verdi è anche capogruppo alla Regione Lazio.

    Buona parte della provincia di Roma è soggetta ad alti tassi di metalli pesanti nell’acqua distribuita per uso umano, in particolare esiste un superamento dei valori di legge per l’arsenico, il vanadio e il fluoro».

    «Ci troviamo di fronte ad una vera emergenza ambientale e sanitaria, che mostra con chiarezza come la politica delle deroghe serva solo a nascondere il problema».

    Il leader ecologista non risparmia l’azienda municipalizzata Acea: «I dati mostrano poi una evidente inadempienza da parte di Acea rispetto al programma di interventi che aveva presentato alla Regione nel 2008, quando ha chiesto ed ottenuto il decreto di deroga ai limiti di legge.

    Nel documento il programma di interventi prevedeva di risolvere il problema dell’arsenico in buona parte entro il 2009.

    L’intossicazione cronica, ovvero l’assunzione anche a minime dosi per lunghi periodi di tempo, dell’Arsenico è una delle più conosciute cause di tumori.

    Attualmente il limite di legge è di 10 microgrammi litro, ma l’Oms e l’Unione europea stanno valutando la riduzione ulteriore di questo limite, portandolo a cifre vicine allo zero. Si tratta di un principio precauzionale assolutamente condivisibile».

    Particolarmente drammatica secondo gli ecologisti la situazione di alcune zone del Lazio, come ad esempio Velletri: «La situazione nel 2010, in molti casi, rispetto al 2009, è peggiorata. Per alcune zone particolarmente critiche il documento Acea non fornisce i valori per l’anno in corso. è il caso della zona 167 Case Popolari di Velletri, che nel 2008 aveva avuto un valore di 52,1 microgrammi/litro di arsenico, sceso poi a 39,2 nel 2009, la cui concentrazione di metalli non viene riportata per il 2010. Un fatto decisamente grave».

    Una questione su cui i Verdi intendono vederci chiaro, per questo hanno presentato una interrogazione a risposta immediata al presidente del Consiglio regionale «in merito specialmente alla situazione di Velletri, dove la popolazione non è stata informata di una importante deroga alla presenza dell’arsenico nelle acque».

    Per questo motivo «Chiediamo all’assessore all’Ambiente, Mattei, di garantire la pubblicazione dei dati relativi ai campionamenti dell’arsenico e degli altri inquinanti, e quali iniziative urgenti intende porre in essere».

    Fonte: Terra.it - Giulio Finotti | vai alla pagina

    Argomenti: ambiente, roma, verdi, provincia di Roma, OMS, unione europea, acqua avvelenata, regione Lazio, salute pubblica, acqua pubblica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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