Ti trovi in Home  » Politici  » Rita BERNARDINI  » Giustizia: al congresso dell'Anm ci sono riforme di cui è vietato parlare

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Rita BERNARDINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Giustizia: al congresso dell'Anm ci sono riforme di cui è vietato parlare

  • (26 novembre 2010) - fonte: Radicali.it - inserita il 27 novembre 2010 da 31

    "Da tempo noi Radicali manifestiamo le più profonde preoccupazioni per l’oblio in cui, dopo tanto discutere, è caduta la riforma organica della giustizia. Sul punto non possiamo far altro che ribadire la nostra posizione, ossia che tale riforma è indispensabile per uscire dalla crisi della giustizia, che è colpita da una caduta di qualità e dall’inefficienza.

    Nella sua relazione odierna il dott. Palamara ha parlato principalmente di cattivo funzionamento della giustizia e di mancanza di risorse, senza minimamente affrontare temi altrettanto importanti quali quelli rappresentati dalla separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante, dalla riforma del CSM, da una nuova disciplina dell’azione penale, dal drastico ridimensionamento dei magistrati che, “fuori ruolo”, operano nelle istituzione politiche con un potere esorbitante, dalla riforma dei codici e dalla razionalizzazione delle risorse; tutte questioni, checché ne dica l'ANM, che vanno seriamente e tempestivamente rimesse all’ordine del giorno per definire e deliberare un nuovo “sistema giustizia” che dia al Paese una giustizia giusta ed efficiente.

    Si tratta delle proposte contenute nella mozione sulla giustizia presentata dai deputati radicali all’inizio di questa legislatura, poi approvata dalla Camera dei Deputati nell’ormai lontano gennaio 2009. Da allora Governo e maggioranza si sono assunti la responsabilità politica di non aver tentato in alcun modo di trasformare i punti contenuti in quella mozione in concreti progetti di cambiamento.

    Il tempo degli annunci è quindi terminato, e poiché la riforma della giustizia va fatta non per ragioni “punitive” nei confronti della magistratura, ma perché il Paese ne ha urgente bisogno, noi radicali non possiamo far altro che confermare tutta la nostra determinazione a contribuire nel modo più consapevole a questa grande riforma, in un confronto costruttivo, ma non dispersivo né subalterno a chi, come il sindacato delle toghe, ancora pervicacemente vi si oppone. Occorre una volta per tutte che il Governo rompa gli indugi avviando la fase delle riforme concrete e che su questi temi il PD si apra finalmente ad un confronto senza posizioni pregiudiziali.

    L’auspicio è che la politica torni ad affermare il proprio ruolo e il proprio dovere nel rinnovamento di una fondamentale realtà istituzionale e sociale del nostro Paese".

    Fonte: Radicali.it | vai alla pagina

    Argomenti: giustizia, pd, riforma giustizia, azione penale, Csm, ANM | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato