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Dichiarazione di Enrico BOSELLI
«Credo nel terzo polo» - INTERVISTA
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(10 dicembre 2010) - fonte: Giorno/Carlino/Nazione - Elena G. Polidori - inserita il 11 dicembre 2010 da 31
Intanto, una riverniciata al partito e un ritocco del simbolo di Alleanza per l'Italia, con il nome che torna in bella vista per non sbagliare in caso di debutto sulle schede elettorali. Poi, rulli di tamburi per l'ingresso di Enrico Boselli, per tanti anni leader dei socialisti rimasti nel centrosinistra dopo la diaspora Psi e da oltre due anni lontano dalla vita politica attiva. Francesco Rutelli ha annunciato che Boselli avrà la carica di vicepresidente «in un partito nuovo — queste le parole del segretario — che con l'approdo degli ex socialisti sintetizza al meglio un modello e un prototipo di sintesi alta che lo stesso Terzo polo, da Fini e Casini, un giorno in Italia potrà rappresentare». Il lavoro che si prefigge Boselli è quello di puntare «all'affermazione del nuovo polo al centro e nella cuore della politica di questo Paese».Dopo anni di distanza dalla politica, che cosa l'ha convinta a ripensarci?
«Ho accettato l'invito di Rutelli — risponde Boselli — dopo una riflessione personale profonda. In questi 17 anni di bipolarismo entrambi i poli che lo hanno rappresentato hanno fallito: sul fronte della stabilità non garantita e delle riforme mai fatte di cui tutti sappiamo che il Paese ha assoluto bisogno. E' questo che la nascita del nuovo polo, a cui voglio dare una mano, intende fare».
Nessun imbarazzo, vista la sua storia di laico, da un eventuale matrimonio con l'Udc?
«Faremo sintesi e, comunque, forse una delle poche cose buone di questi ultimi anni di vita politica è stato il definitivo superamento della contrapposizione fra laici e cattolici».
Il segretario dei socialisti, Nencini, sostiene che lei abbia perso la coerenza...
«Non voglio fare polemiche, ma d'altra parte la differenza politica tra me e Nencini è netta. Comunque, l'idea di far nascere un nuovo polo è certamente più importante di polemiche sterili. Credo che questo nuovo soggetto possa scardinare un sistema basato su un bipolarismo prigioniero del populismo e incapace di fare qualsiasi riforma; Rutelli è stato il primo ad individuare la necessità di far nascere qualcosa di diverso, per questo sono qui».
Fonte: Giorno/Carlino/Nazione - Elena G. Polidori | vai alla pagina » Segnala errori / abusi