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Dichiarazione di Luigi Satta

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Fiumicino (RM) (Lista di elezione: Altro)  - Assessore  Comune Fiumicino (RM) (Partito: Altro)  - Assessore  Comune Fiumicino (RM)


 

replica a Carosi: ‘L'unica cosa che produce Arrow Bio è bio-gas, combustibile non inquinante’

  • (16 dicembre 2010) - fonte: Il faro on line - inserita il 18 dicembre 2010 da 4349

    “Il porta a porta. Sì, in un mondo ideale, sarebbe perfetto. Cinque o sei secchielli a rendere il monolocale più colorato e più confortevole, grazie al profumo e ai rimasugli dei pasti dei giorni precedenti. Per non parlare delle scene tratte direttamente da una commedia romantica francese. Il marito innamorato con grembiule di ritorno da una faticosa giornata di lavoro che tiene a bagno le bottigliette d'acqua per eliminare la carta dalla plastica e riporre ogni materiale nel suo secchiello, mentre la moglie è intenta a separare l'umido e sigillare le diverse buste che a seconda dei giorni verranno ritirate. Un quadro perfetto, degno del libro delle fiabe che utilizzerei per far addormentare i miei nipotini la sera e far sognare loro il mondo perfetto”.

    E’ la replica del consigliere comunale del gruppo Futuro e Libertà di Fiumicino, Luigi Satta al cittadino di Parco Leonardo Carosi in merito al tema della raccolta differenziata.

    ”Secondo lei la maggior parte degli italiani, con i problemi di tutti i giorni, sarebbero propensi come al porta a porta quando esistono metodi di smaltimento più efficienti e sicuri che possono essere raggiunti con il minimo sforzo?
    Evidentemente parlare di porta a porta e differenziata è molto in voga, mentre farsi portavoce di un metodo innovativo utilizzato nella lontana Tel Aviv, decisamente meno. Ma a noi cosa interessa, il benessere dei cittadini o farci portavoce di una metodologia obsoleta e superata come il porta a porta?”

    “Sono quattro anni che seguo il metodo Arrow Bio. Sono stato quattro volte in Israele, conosco ogni minimo dettaglio del procedimento. Ed è per questo che le lancio una proposta. Perché non viene lei in Israele? Le assicuro, farò altrettanto io, recandomi a Vedelago per osservare la metodologia che tanto ha sponsorizzato. Vedendo da vicino Arrow Bio, sono sicuro, si accorgerà di avere una visione non completa del problema rifiuti. Molti degli appunti che ha fatto alla metodo israeliano sono figlie di questa visione non del tutto appropriata. Ecco perché le rinnovo l'invito a seguire da vicino il processo che, utilizzando un termine tecnico come ‘digestione anaerobica’, non produce inquinamento, poiché l'acqua che viene utilizzata per differenziare i materiali è continuamente depurata e rimessa in circolo per lo stesso procedimento. L'unica cosa che produce Arrow Bio è bio-gas, combustibile non inquinante con cui alimenta l’intero ciclo produttivo”.

    “Inutile, a mio modo di vedere, continuare a parlare di porta a porta e dei finanziamenti della Provincia di Roma. Di questi, chi ne ha tratto beneficio, il sito di raccolta o i cittadini che differenziando, hanno risparmiato sulla Tarsu? E infine mi chiedo – conclude Satta - vista la sensibilità della Provincia di Roma sul problema rifiuti, perché non investe sulla ricerca di sistemi meno costosi per differenziare, riciclare e smaltire?”.

    Fonte: Il faro on line | vai alla pagina

    Argomenti: rifiuti, raccolta differenziata, raccolta porta a porta, riciclaggio, ciampino, biogas | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 22 dicembre 2010 da 31
    Bene nominarlo ma una spiegazione, sia pure sommaria, non guasta. L'ArrowBio - sistema di trattamento meccanico e biologico - è una soluzione integrata per il trattamento dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU - MSW in inglese). E' un prodotto brevettato dalla israeliana ArrowEcology che iniziò a commercializzarlo dal 2003. Dalla conoscenza primaria che tutti i rifiuti contengono acqua, fornisce in un unico trattamento di preparazione e successivamente di separazione, il recupero del 90% dei materiali riciclabili (metalli ferrosi e non ferrosi, plastica e vetro) ed opera in ambiente dove avviene il processo della 'digestione anaerobica'. Dai NON riciclabili produce biogas - soprattutto metano - e da qui energia elettrica. Gli esperti del settore lo considerano una reale innovazione in materia di trattamento dei rifiuti per costi e compatibilità ambientale. Attualmente è in uso a Tel Aviv (Israele) e Sydney (Australia). Come a Vedelago (Treviso - Italia), si parte dal pressuposto di RSU già in discarica ed entrambi i sistemi oltrepassano abbondantemente il 90% nel riciclaggio unitamente ad una produzione finale di energia. Per questo vengono denominati sistemi a "rifiuti zero". Ma in mancanza di acqua per effetto di una combustione? Ad esempio oli esausti, sia industriali sia vegetali (il fritto di casa per intenderci). Anche per questi esistono trattamenti che consentono il riciclo molto prossimo al 100%. Quindi, consigliere, ascolti le sue parole: "una visione non completa del problema rifiuti". Suggerisco di lasciar perdere sterili e puerili concorrenze che acquistano solo pesantezza e gravità dato che Lei è un rappresentante eletto dalla comunità. Perciò è ancora più grave indirizzare ad un cittadino, interessato alle necessità collettive, le sue esibizioni. Invece metabolizzi che ogni giorno, 365 giorni/anno, ci sono molte persone che con umiltà, molto impegno in studio e ricerca, con esigui ritorni economici (quando ci sono), si dedicano senza pubblicità, a rendere fattibile uno sviluppo realmente sostenibile PER TUTTI.

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