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Dichiarazione di Massimo Cacciari


 

«La sconfitta? Colpa di Walter. Ha scelto lui la sciagura Calearo» - INTERVISTA

  • (16 dicembre 2010) - fonte: Giorno/Carlino/Nazione - Flavia Baldi - inserita il 17 dicembre 2010 da 861

    Un'occasione persa, quella della mozione di sfiducia contro il governo Berlusconi «per colpa dei tre sciagurati di Italia dei valori e dell'altro sciagurato Calearo».
    Massimo Cacciari non ha mai peli sulla lingua. Ma in questo giorno dopo la sconfitta degli antiberlusconiani, l'ex sindaco di Venezia (che recentemente ha abbandonato il Partito democratico) è durissimo verso chi ha propiziato la sconfitta delle opposizioni.

    «In realtà, è colpa di Di Pietro e di Veltroni, di chi ha scelto gli 'sciagurati', di chi li ha nominati, senza nessuna selezione, un esercizio di pura ruffianeria. Che fedeltà può venir fuori da persone di quel calibro?».

    II giorno dopo la sua vittoria il premier apre le braccia ai 'deputati delusi'.

    «Dipenderà da quanto grandi saranno le sue capacità di acquisto, da quanto infinite le sue provvidenze. Certo, Silvio Berlusconi per sopravvivere dovrà schivare ogni colpo in Parlamento. Dovrà tentare di allargare la sua maggioranza, non c'è dubbio».

    Verso l'Udc?

    «Può darsi. In ogni modo, questa volta Berlusconi dovrà usare l'arma della seduzione politica. Qualche altro acquisto, frutto delle sue pratiche di corteggiamento, gli servirebbe solo per vivacchiare per qualche mese, forse un anno. Non di più».

    E' una strada obbligata, ma non ci sono molte possibilità oltre a Casini, se si esclude un recupero di Fini, per ora inimmaginabile.

    «Credo che nè Gianfranco Fini nè Francesco Rutelli possano essere in discussione. Ma ritengo che neppure Casini voglia perdere la carta che ha in mano, quella di rappresentare l'opposizione moderata di centro a Berlusconi».

    Lei crede ancora nella realizzazione del Terzo polo o Polo della Nazione?

    «Se sapranno costruire un progetto politico, mettere insieme una classe dirigente con una cultura moderata, rappresenteranno l'unica alternativa a Berlusconi».

    C'è anche il Partito democratico, non le pare?

    «Il Pd non è il partito democratico ma un partito di sinistra che si ispira alla socialdemocrazia e che non andrà mai oltre il 25 per cento».

    Ma a sinistra ci sono nuovi volti, Renzi, Vendola.

    «Renzi? Vedremo se sarà un piccolo rottamatore o un piccolo politico. Per ora non mi sembra avere visto particolari lampi di genio politico».

    Se Berlusconi offrisse una riforma della legge elettorale, qualche moderato potrebbe affluire nella maggioranza?

    «Lui sarebbe capace di cambiare la legge elettorale, nel senso di eliminare anche il piccolo inconveniente presente al Senato (trasformare il premio di maggioranza da regionale a nazionale, ndr)».

    Fonte: Giorno/Carlino/Nazione - Flavia Baldi | vai alla pagina

    Argomenti: legge elettorale, veltroni, pd, sfiducia, terzo polo, nominati, alternativa politica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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