-
» «Al voto per salvare l'Italia. Un'alleanza costituente manderà a casa il governo» - INTERVISTA
Massimo D'ALEMA in data 30 gennaio 2011
-
» Salviamo il contratto
Cesare DAMIANO in data 27 gennaio 2011
-
» Sulla Fiat e sul Pd. «Rompiamo con i tabù del lavoro» - INTERVISTA
Pietro ICHINO in data 27 gennaio 2011
-
» Dichiarazione di voto sull'Ordine del Giorno di solidarietà alla FIOM
Dario ROMANO in data 26 gennaio 2011
-
» «Nessun veto sulle alleanze. Ma Walter sbaglia su Marchionne» - INTERVISTA
Nichi VENDOLA in data 24 gennaio 2011
-
» Dal Veneto alla Rai, uniti contro la censura
Giuseppe GIULIETTI in data 24 gennaio 2011
-
» Al Lingotto
Valter VELTRONI in data 22 gennaio 2011
-
» Modena. «Sordità arrogante del Governo sull'assenza di mezzi dei Vigili del Fuoco».
Manuela GHIZZONI in data 22 gennaio 2011
-
» Pulizia nelle scuole, scongiurati (per ora) i licenziamenti
Manuela GHIZZONI in data 21 gennaio 2011
-
» Se il lupo Marchionne si traveste da agnello
Giuseppe GIULIETTI in data 20 gennaio 2011
-
» "Perso più tempo per creare le regole partecipative che per studiare il pirogassificatore"
Giulio Ruglioni in data 20 gennaio 2011
-
» Una proposta di responsabilità al Paese
Delia MURER in data 19 gennaio 2011
-
» La lunga notte di Marchionne
Furio COLOMBO in data 19 gennaio 2011
-
» L'unione farà la forza - INTERVISTA
Alfiero Grandi in data 19 gennaio 2011
-
» «Noi contro il pensiero unico reazionario» - INTERVISTA
Fausto BERTINOTTI in data 18 gennaio 2011
-
» Fiat. La politica si faccia carico del profondo disagio dei lavoratori.
Davide GARIGLIO in data 15 gennaio 2011
-
» Fiat e crisi occupazionale: “Schiena dritta nelle negoziazioni”
Francesco Pastore in data 14 gennaio 2011
-
» Basta opacità. Il Pd deve scegliere da che parte stare.
Cesare DAMIANO in data 13 gennaio 2011
-
» Fiat. Così si rompe un sistema.
Cesare DAMIANO in data 13 gennaio 2011
-
» Il referendum Fiat e il legittimo impedimento. Quel che ci resta della capacità di ribellione.
Furio COLOMBO in data 13 gennaio 2011
-
» «L'errore del governo è volersi affidare a vecchie tecnologie» - INTERVISTA
Pier Paolo CENTO in data 13 gennaio 2011
-
» Il 29 gennaio tutti in piazza contro il regime Berlusconi-Marchionne
Giuseppe GIULIETTI in data 13 gennaio 2011
-
» Fiat: Preoccupa la crescita della tensione
Davide GARIGLIO in data 13 gennaio 2011
-
» Fiat «Temo il voto dei carrozzieri» - INTERVISTA
Sergio CHIAMPARINO in data 12 gennaio 2011
-
» Fiat «Sfruttamento inaccettabile» - INTERVISTA
Sergio Gaetano COFFERATI in data 12 gennaio 2011
-
» LA SICUREZZA DEVE ESSERE CENTRALE…
Giocondo TALAMONTI in data 11 gennaio 2011
-
» Declassamento Inail Barletta: “Trionfo della burocrazia”
Francesco Pastore in data 11 gennaio 2011
-
» Corriere di Livorno. Scompare un'importante voce dell'informazione nel silenzio generale
Lorenzo Del Lucchese in data 09 gennaio 2011
-
» Ci attendono prove molto impegnative. Occorre tenere aperto il confronto sul futuro dell'Italia»
Giorgio NAPOLITANO in data 05 gennaio 2011
-
» «Firma tecnica? La FIOM ne mise una nel luglio del ’55». - INTERVISTA
Cesare DAMIANO in data 04 gennaio 2011
-
» «Innovazione Fiat? Vuole solo sfruttare di più gli operai» - INTERVISTA
Sergio Gaetano COFFERATI in data 04 gennaio 2011
-
» Da Fiat ricatto mafioso agli operai di Mirafiori ed azione eversiva contro la Costituzione Italiana
Paolo FERRERO in data 04 gennaio 2011
-
» Marchionne, la sinistra e il cappello di Di Vittorio
Giuseppe GIULIETTI in data 03 gennaio 2011
-
» Sciopero Generale; il 28 gennaio sangue al popolo e non a Marchionne.
Donato VENA in data 03 gennaio 2011
-
» Sciopero Generale; il 28 gennaio sangue al popolo e non a Marchionne
Donato VENA in data 03 gennaio 2011
-
» «Silvio è in trappola, accetti la nostra offerta tavolo per le riforme e legge elettorale» - INTERVISTA
Italo BOCCHINO in data 03 gennaio 2011
-
» «Ora toni bassi. Mi preoccupa questo clima di guerra» - INTERVISTA
Franco MARINI in data 30 dicembre 2010
-
» «Fiat ha esagerato ma capisco perché Fassino dice si» - INTERVISTA
Cesare DAMIANO in data 30 dicembre 2010
-
» «Noi vi difendiamo Marchionne no»
Antonio DI PIETRO in data 30 dicembre 2010
-
» Fiat «Qui c'è la tragedia del nostro Paese»
Nichi VENDOLA in data 30 dicembre 2010
-
» Nasce "Lavoro e Libertà" a sostegno della Fiom
Sergio Gaetano COFFERATI in data 30 dicembre 2010
-
» «Anche io non avrei firmato. La Fiom ha fatto bene il proprio lavoro». - INTERVISTA
Sergio Gaetano COFFERATI in data 30 dicembre 2010
-
» «Si agli investimenti, no allo strappo sui diritti»
Pier Luigi BERSANI in data 30 dicembre 2010
-
» Conosco le fabbriche meglio del segretario Fiom da molto più tempo di lui. E non solo quelle» - INTERVISTA
Piero FASSINO in data 30 dicembre 2010
-
» Fiat. L'errore di restare fermi. La svolta necessaria a Mirafiori.
Pietro ICHINO in data 30 dicembre 2010
-
» Fiom sbaglia. L'accordo di Pomigliano è in linea con gli standard europei.
Massimo DONADI in data 30 dicembre 2010
-
» «Molte e forti ragioni per proclamare subito lo sciopero generale» - INTERVISTA
Sergio Gaetano COFFERATI in data 29 dicembre 2010
-
» A sostegno della Fiom l'associazione «Lavoro e libertà»
Sergio Gaetano COFFERATI in data 29 dicembre 2010
-
» Da Pomigliano a Mirafiori, l’offensiva autoritaria del regime del ricatto
Giuseppe GIULIETTI in data 29 dicembre 2010
-
» Evitiamo polemiche. Nemmeno Landini lavora in fabbrica.
Massimo D'ALEMA in data 29 dicembre 2010
-
» Il mio sì a Marchionne
Davide GARIGLIO in data 29 dicembre 2010
-
» Fiat: Se fossi un operario di Pomigliano firmerei l'accordo, è il male minore.
Piero FASSINO in data 28 dicembre 2010
-
» Fiat: si all'accordo di Pomigliano
Giuseppe FIORONI in data 28 dicembre 2010
-
» Fiat: Invito a votare sì al referendum su Mirafiori
Sergio CHIAMPARINO in data 28 dicembre 2010
-
» Fiat: Reagire alla sfida lanciata con l'accordo Fiat su Mirafiori con grande radicalita'
Nichi VENDOLA in data 28 dicembre 2010
-
» Fiat: Avrei firmato l'accordo, ma non a esclusione Fiom
Franco MARINI in data 28 dicembre 2010
-
» «Basta con i veti delle minoranze nelle fabbriche» - INTERVISTA
Pietro ICHINO in data 27 dicembre 2010
-
» Dichiarazione sull'accordo di Mirafiori
Davide GARIGLIO in data 27 dicembre 2010
-
» al Pd: «Nuovo Cln? Essere contro non basta»
Fabio MUSSI in data 25 dicembre 2010
-
» «Rifondazione è in movimento, Berlusconi è fermo all'Ottocento» - INTERVISTA
Paolo FERRERO in data 24 dicembre 2010
-
» «Diritti negati a chi non sigla il contratto» - INTERVISTA
Sergio Gaetano COFFERATI in data 24 dicembre 2010
-
» Gli abracadabra del Palazzo
Nichi VENDOLA in data 23 dicembre 2010
Dichiarazione di Sergio Gaetano COFFERATI
Fiat «Sfruttamento inaccettabile» - INTERVISTA
-
(12 gennaio 2011) - fonte: Giorno/Resto/Nazione - Olivia Posani - inserita il 12 gennaio 2011 da 31
«Un accordo che lede i diritti e peggiora le condizioni»Sergio Cofferati, da sindacalista abituato a fare accordi a sindaco di Bologna accusato di vocazioni da sceriffo. Oggi è schierato con i duri della Fiom e non con la sua Cgil, perché?
«Per il merito dell’intesa. C’è un peggioramento delle condizioni materiali delle persone. Ho sottoscritto accordi che prevedevano l’aumento dell’uso degli impianti (sabato lavorativo, nuovi turni), ma il corrispettivo era una riduzione dell’orario e un aumento del salario. Nel caso della Fiat avviene l’opposto: aumenta il lavoro degli operai e diminuisce la loro paga oraria. L’uso maggiore degli impianti non produce un calo della fatica e del tempo della fatica, ma un incremento della fatica e del tempo di lavoro. Peggiorano le condizioni umane e si limitano i diritti individuali e collettivi. E’ cominciata con Pomigliano: malattia e sciopero. A Mirafiori si negano anche i diritti sindacali a chi non ha firmato l’accordo».
Sta facendo una battaglia sui diritti, ma quando era sindaco firmò una ordinanza per tenere aperti i negozi il primo maggio...
«Mai fatto nulla del genere. E’ una bufala. Il primo maggio vanno garantite le attività essenziali, non certo il commercio».
Torniamo alla Fiat. Con l’accordo arrivano investimenti, si salvano posti di lavoro...
«Gli investimenti sono sempre positivi, ma qui avvengono a discapito dei lavoratori».
Lei, europarlamentare del Pd, sul caso Fiat è in minoranza rispetto alle linea del partito.
«Sono in robusta minoranza. Trasecolo quando una persona di sinistra mi spiega che l’aumento dello sfruttamento ha aspetti positivi. Solo in uno stato di necessità possono mutare in peggio le condizioni materiali delle persone».
La Fiat può dire che lo stato di necessità è il calo delle vendite.
«C’è un calo record per tutti, ma la Fiat perde 15 punti in più rispetto ai suoi concorrenti europei. Il fatto è che gli altri, tedeschi e svedesi, ad esempio, hanno investito robustamente in innovazione. Hanno nuove auto da mettere sul mercato, i diritti delle persone non sono in discussione e le retribuzioni sono quasi il doppio di quelle Fiat. I problemi della Fiat sono la qualità e la gamma dei prodotti offerti. Marchionne non vuole discutere con nessuno il piano industriale. Trovo singolare che governo, sindacati, partiti non si chiedano dove stia andando la Fiat. Obama si è occupato della Chrysler in prima persona. Non mi pare che Berlusconi sia interessato alla Fiat».
La sua idea di politica industriale non ha gran seguito nel Pd...
«C’è una distrazione sui temi della globalizzazione. Qualche settimana fa a Bruxelles abbiamo votato a maggioranza il piano per l’Europa del 2020. I contenuti, per quanto concerne la competitività, guardano a conoscenza, innovazione, formazione. Considerano invece sbagliato il modello delle competizione legata solo ai costi. Abbiamo votato per la linea esattamente opposta a quella di Marchionne. Oltre alla carenza di analisi, nel Pd ci sono orientamenti tattici, la paura di scontrarsi».
Se lei fosse ancora il segretario generale della Cgil, si comporterebbe come la Camusso?
«Non voglio sostituirmi a nessuno. Ho ricordato solo una cosa a cui tengo moltissimo: la Cgil ha uno statuto che vieta accordi che ledono i diritti individuali e collettivi. Le intese su Pomigliano e di Mirafiori non sono firmabili».
Se al referendum passano i no, Mirafiori potrebbe chiudere; se passano i sì, la Fiom resta senza rappresentanti. Esortare Landini ad essere meno intransigente non significa chiedergli di accettare il male minore?
«I lavoratori voteranno secondo coscienza. Altra cosa è l’organizzazione. La Fiom non può legittimare la cancellazione dei diritti».
Come si esce da tutto questo?
«Con una battaglia per riconquistare i diritti».
Ricorrendo alla magistratura, come vuole fare la Fiom?
«Sì. Sono stupito dalla sottovalutazione di quanto sta avvenendo da parte delle altre grandi organizzazioni sindacali».
Lei sta facendo una battaglia assieme a Bertinotti con cui non è mai andato granchè d’accordo...
«Vero, abbiamo moltissimo discusso, ma mai sui diritti».
E dice le stesse cose di Vendola. Sta pensando a un approdo diverso per il futuro?
«Assolutamente no. Sono iscritto al Pd e alla Cgil. Ci tengo a esprimere la mia posizione senza infingimenti».
Fonte: Giorno/Resto/Nazione - Olivia Posani | vai alla pagina » Segnala errori / abusi