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Dichiarazione di Severino DAMIOLINI
Sellero: Ricorso accolto. Anche il TAR da ragione alla minoranza
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(21 gennaio 2011) - fonte: http://www.damiolini.it - inserita il 24 gennaio 2011 da 6113
Il TAR di Brescia ha accolto il ricorso presentato dal nostro Capogruppo Mirco Bressanelli, con cui si chiede l'annullamento della seduta del Consiglio Comunale del 8 ottobre scorso per vizio di notifica dell'avviso di convocazione (convocazione d'urgenza che ha seguito i due rinvii - per lo stesso motivo - delle sedute del 30 settembre e del 4 ottobre, che vedevano gli stessi punti all'ordine del giorno, tra cui gli obbligatori adempimenti di legge per la salvaguardia degli equilibri di bilancio per la cui approvazione il comune era già stato sollecitato dal Prefetto in quanto fuori termine - la delibera era da adottarsi per legge entro il 30/09).Dopo aver esaminato tutta la documentazione fornita dal ricorrente e la nota del Comune di Sellero relativa al consiglio (farsa) del 29/12 nel corso del quale il Sindaco e la sua maggioranza han tentato (ammettendone quindi l'esistenza) di sanare i vizi di convocazione eccepiti dal nostro capogruppo, i giudici del Tribunale Amministrativo hanno accolto il ricorso annullando tutti gli atti deliberati nel corso della seduta in oggetto.
Ora la palla passa al Prefetto di Brescia in quanto la nullità degli atti deliberati nel corso della seduta ed in particolare della delibera di salvaguardia degli equilibri di bilancio ed il riconoscimento del debito fuori bilancio, farebbe ricadere il Comune nel caso di cui al comma 4 dell'articolo 193 del TUEL 267/2000 che impone l'attivazione delle procedure per lo scioglimento del Consiglio Comunale e la nomina del Commissario Prefettizio.
Non sappiamo come si concluderà questa vicenda ma di una cosa siamo certi, anche se il sindaco e la sua maggioranza riuscissero a salvare la sedia sicuramente la faccia non l'hanno salvata! Anzi, con la loro inammissibile condotta - certificata dalla sentenza del TAR - di fronte ai cittadini hanno sicuramente perso anche quel poco di credibilità che gli era rimasto.
Come possono infatti i cittadini fidarsi di chi, ancor più perché investito del mandato popolare, dovrebbe far rispettare la legge e le regole ed invece preferisce piegarle ed adattarle a suo piacimento o persino "scavalcarle", con un comportamento che denota uno scarso, per non dire nullo, senso di rispetto sia per le istituzioni di cui siamo stati chiamati a far parte, che per le persone che siamo chiamati a rappresentare in seno alle stesse?
Fonte: http://www.damiolini.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi