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Dichiarazione di Maria Gemma AZUNI
Aumento delle tariffe taxi. Il trucco c'è, e si vede
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(27 gennaio 2011) - fonte: www.gemmazuni.it - inserita il 27 gennaio 2011 da 12072
È confortante sapere che Roma Capitale è governata anche da commissioni e comitati (composte da personale rigorosamente maschile in stratosferica maggioranza) che, dall’alto delle proprie conoscenze tecniche, giuridiche ed economiche, producono perle di rara “saggezza” professionale.Così, oggi, si apprende dagli organi di stampa che la commissione di esperti (nominata dal Sindaco per valutare gli aumenti delle tariffe) ha giudicato “congrue” le nuove tariffe taxi, illuminandoci sul fondamentale principio di concorrenza e libero mercato, per cui il minor volume d’affari, dovuto alle nuove licenze, sarebbe stato il fattore che giustifica gli aumenti.
Si afferma, in poche parole, che se aumenta l’offerta debbono aumentare le tariffe a danno delle tasche dei consumatori.
Anche uno studente di Economia alle prime armi griderebbe allo scandalo, per un così palese stravolgimento dei principi della libera concorrenza, per cui in Italia la regola della ricerca del prezzo più basso e del miglior servizio sarebbe valida solo quando non sono toccate corporazioni e categorie privilegiate.
Talmente palese l’illegittimità di quanto sostenuto, per giustificare gli esosi rincari (in tre anni le tariffe taxi sono aumentate del 72%), che è dovuta intervenire l’Antitrust, a ricordare al Comune quali siano le elementari regole della libera concorrenza.
Dopo estenuanti e ripetute sedute, che hanno paralizzato l’Assemblea Capitolina solo ed esclusivamente sulla questioni taxi, ora la montagna ha partorito un topolino misero anche nei contenuti, che contravvengono ai principi più elementari della libertà economica, così come prevista dalla Costituzione.
A poco, dunque, valgono le assicurazioni del neo Assessore alle politiche della mobilità. Il miglioramento del servizio, la sua trasparenza, gli interventi per ridurne i costi sono di la da venire, e intanto gli aumenti scattano, esponendo l’Amministrazione al rischio di una possibile Class Action, che potrebbe essere intentata dalle associazioni dei consumatori.
Poveri consumatori, e poveri tassisti, difesi ad oltranza in maniera così grossolana!
Gemma Azuni
Fonte: www.gemmazuni.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi