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Dichiarazione di Paolo BIGLIOCCHI
Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Rieti (RI) (Lista di elezione: Lista Civica - Cen-Sin) - Consigliere Provincia Rieti (Lista di elezione: Cen-sin)
Sanità Rieti, lettera a Gianani
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(27 gennaio 2011) - fonte: il giornale di rieti - inserita il 19 giugno 2011 da 20384
Egr. Dott. Gianani, sono consapevole nello scriverLe delle difficoltà che si è trovato ad affrontare nel nuovo incarico e di quanto sia difficile muoversi all'interno dei decreti commissariali emessi. Come ebbi modo di dirLe esistono due possibilità. La prima è che Lei operi per la sanità reatina e la seconda è che si limiti ad essere freddo esecutore di ordini ricevuti dalla Regione. Dopo aver letto la bozza di atto aziendale credo Lei abbia optato per la seconda ipotesi e questo non è rassicurante. Entriamo nel merito delle cose dette ed anche ,se mi permette, di quelle non dette. Al di la della propaganda politica mirata a suscitare speranze ed entusiasmi è un fatto che nei decreti del Commissario ad acta non si cita Rieti quando si parla dell'attivazione di DEA di 2° livello nelle provincie e questo, Lei capirà, è sicuro motivo di preoccupazione. Motivo di preoccupazione anche in considerazione dell'atto aziendale da Lei preparato dove si possono individuare nuovi reparti che sembrano tendere a quell'obiettivo e di cui non si comprende quale sia la copertura finanziaria e la possibile creazione in tempi reali. Insomma la sensazione che si ha è che si vogliano giustificare i tagli con la promessa di un roseo futuro . Futuro assolutamente incerto e debbo dire forse anche poco rispondente alle vere necessità del territorio. Personalmente avrei gradito un programma che partisse dalla vera riqualificazione dell'esistente ,un programma che prevedesse il completamento degli organici e la stabilizzazione del personale essendo convinto che questa sia necessaria per garantire accettabili livelli qualitativi. Ma questo ci viene detto non possibile per la situazione di deficit. Nello stesso tempo però ci si vuol far credere che si attiveranno nuovi reparti, prevedendo nuove assunzioni, e questo , se mi permette, è poco credibile. Vengono declassificati gli ospedali nel territorio e questo viene fatto in modo ragionieristico e senza una vera programmazione riducendo il livello di sanità e creando i presupposti per un aumento della mobilità passiva. A meno che non si pensi di recuperare con la medicina tradizionale cinese! Ma sono convinto che questo sia uno scherzo. Viene compresso il De Lellis e non si prevede lo sviluppo di servizi importanti quali l'oncologia ,la radioterapia e l'emodinamica. Servizi costretti ad operare in tempi limitati per la mancanza di personale. Mentre questo accade ci si dice che si attiverà la neurochirurgia o la terapia intensiva neonatale. Capisce bene che c'è un po' di confusione e che tutto questo è poco credibile. Nello stesso tempo appare inattuabile un piano di rientro basato sulla deospedalizzazione non prevedendo investimenti nella medicina territoriale. Mi riferisco all'assistenza domiciliare ad esempio che per poter funzionare ha bisogno di personale, ad oggi carente, che non si può assumere per il deficit di cui abbiamo detto. Non parliamo poi di riabilitazione ed rsa. Assolutamente sottovalutati gli indici nei decreti commissariali e pensare per Rieti a 15 posti di riabilitazione fa sorridere. Certo il trucco delle macroaree lo subiamo ed in fondo il Commissario specificava bene che non era importante essere curati nella propria città. Personalmente sono anche certo che il suo sarà un viaggio breve essendo convinto che perderemo la dirigenza AUSL a favore di altra realtà. Ma questa è una mia malignità e nel dirlo spero di aver torto. Sono molte le perplessità legate alle scelte della Regione e soprattutto con la chiusura,perché di questo si può parlare,degli Ospedali di Amatrice e Magliano appare possibile un aumento della mobilità passiva. Ma perché non dovrebbe aumentare se non si fanno investimenti qualitativi sul territorio? Concorderà con me che per essere attrattivi occorre qualità e che questa si fa solo con investimenti e miglioramento dei servizi partendo da quelli esistenti. Direi quindi che anche l'atto aziendale è assolutamente deludente ed insufficiente ,almeno nella bozza discussa, e che necessita di essere rivisto e condiviso. Rimanendo a Sua disposizione si inviano cordiali saluti.
Fonte: il giornale di rieti | vai alla pagina » Segnala errori / abusi