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Dichiarazione di Patrizia TOIA

Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU  (Gruppo: S&D) 


 

Il governo smetta con gli annunci e si applichi in proposte concrete

  • (08 febbraio 2011) - fonte: PatriziaToia.info - inserita il 08 febbraio 2011 da 15492

    “Dopo mesi di annunci da parte dei vari esponenti del governo in cui si affermava che la crisi economica non c’era e se c’era riguardava altri o comunque era già alle nostre spalle, c’è voluto lo studio del Boston Consulting Group (Bcg) per svelare un’amara realtà: che l’Italia è uno dei quattro Paesi a rischio per la fragilità dei suoi conti pubblici (in compagnia di Grecia, Irlanda e Portogallo; posizionandosi addirittura in modo più pericoloso della Spagna). – afferma Patrizia Toia

    Lo studio di Bcg sottolinea anche come la crescita economica, ammesso che arrivi davvero la ripresa, non sarà sufficiente a risolvere i problemi lasciati dalla crisi finanziaria, ma sono necessarie delle politiche fiscali con obiettivi a medio termine”.

    “Il governo, che da sempre ha detto di non aver voluto mettere le mani nelle tasche degli italiani, in realtà lo ha fatto e abbiamo visto sui quotidiani in queste settimane quanto sia aumentata la pressione fiscale sulle famiglie, soprattutto attraverso gli aumenti di tutti i servizi, a partire dai trasporti e dall’energia. Pressione che, tuttavia, non è servita a migliorare le condizioni dell’Italia, dove molte riforme - dal punto di vista fiscale e dell’efficienza nella pubblica amministrazione, al fine di ridurre gli sprechi - sono state solo annunciate e mai compiute”.

    “Il governo smetta con gli annunci e si applichi con impegno in proposte politiche concrete per il bene del nostro Paese, per rilanciare la competitività e attuare una vera politica industriale. – prosegue Toia - Le riforme sono possibili, urgenti e necessarie, ma vanno realizzate non con tagli orizzontali a tappeto come quelli messi in atto dalle manovre di Tremonti ma con valutazioni precise e interventi mirati”.

    “I conti pubblici devono essere consolidati e lo si può fare riducendo selettivamente le spese, a partire dalle consulenze, dalle auto blu e da tutti gli inutili sprechi e rendendo più efficiente il settore pubblico, sul quale si sono scaricati per mesi gli insulti e gli slogan del Ministro Brunetta ma che non hanno prodotto fino ad oggi alcuna sostanziale modifica. E soprattutto, le entrate possono aumentare prendendo in seria considerazione la lotta all’evasione fiscale, non favorendola presentando un condono dopo l’altro, la lotta all’economia sommersa e al lavoro nero che, come ci dicono tutte le statistiche, ha ancora troppo margine di spazio nel nostro Paese.

    Un'altra proposta utile e concreta sarebbe quella di sostenere, come molti vogliono a livello europeo, che le transazioni finanziarie, cioè le operazioni speculative dei grandi gruppi finanziarie possano avere una tassa dello 0,05 % che possa produrre una ricchezza da utilizzare a livello europeo. Ma l’Italia su questo tace, tranne per qualche dichiarazione di Tremonti, subito zittita da Berlusconi”.

    “L’Italia non può aspettare – conclude Toia - il governo del fare in realtà non sta facendo nulla, a parte occuparsi di come nascondere le vicende imbarazzanti del Presidente del Consiglio, mentre invece farebbe bene ad uscire dall’immobilismo in cui sembra vivacchiare e cercare di trovare una soluzione ai problemi seri in cui versa il nostro Paese”.

    Fonte: PatriziaToia.info | vai alla pagina

    Argomenti: governo, tagli, pd, italia, tremonti, crisi, pressione fiscale, Brunetta | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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