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Dichiarazione di Achille PASSONI

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

Precari, riaperti i termini per i ricorsi contro i licenziamenti

  • (09 febbraio 2011) - fonte: www.repubblica.it - inserita il 11 febbraio 2011 da 2313

    Finalmente si riesce a salvaguardare in questa legislatura una norma che tutela chi lavora, anzichè tagliare quelle che esistono, e questo è certamente un fatto assai positivo". Così Achille Passoni, senatore del Partito Democratico e membro della Commissione lavoro di Palazzo Madama che annuncia l'ok delle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio all'emendamento presentato al milleproroghe.

    "Migliaia - sottolinea il senatore Passoni - sono stati coloro che, avuto conoscenza dell'esistenza della norma niente affatto pubblicizzata dal governo, hanno aperto vertenze entro la scadenza prevista dall'art. 32 della legge 183 del 2010, ma molti di più saranno coloro che, grazie al nostro emendamento, avranno il tempo per decidere se impugnare un licenziamento ritenuto illegittimo".

    "Non va dimenticato, infatti, che la tipologia precaria del contratto atipico comporta spesso una oggettiva ricattabilità del lavoratore che alla scadenza del contratto stesso spera che, dopo qualche mese, il datore di lavoro glielo rinnovi. Cosa questa che induce a non agire per vedersi stabilizzato il contratto da un giudice, ma di attendere nella speranza di un rinnovo, magari dopo qualche mese", conclude il senatore Pd.

    Fonte: www.repubblica.it | vai alla pagina

    Argomenti: lavoro, precari, licenziamenti, collegato lavoro, milleproroghe | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 12 febbraio 2011 da 31
    Il giochetto del "dopo qualche mese", tipico del lavoro precario è assolutamente ricattatorio e quindi anticostituzionale (a meno che la Repubblica Italiana non sia fondata sul lavoro precario e non difenda la dignità della persona). Il tempo che intercorre tra un contratto e l'altro permette a qualsiasi datore di lavoro (sia pubblico che privato) di aggirare la stabilizzazione del lavoratore essendovi una condizione di discontinuità. Ma raccontiamola tutta...In Olanda, Germania, Danimarca etc. il lavoro discontinuo era all'ordine del giorno anche vent'anni fa e permetteva comunque di organizzarsi la vita, fare mutui, comprare o affittare casa etc. etc. Com'è che in Italia di ammortizzatori sociali se ne parla solo ora? Mi piacerebbe sentire una risposta soddisfacente, ma malgrado le domande che feci fin dagli anni scorsi a ministri, senatori e deputati, sono riuscito ad ascoltare solo un silenzio imbarazzato.

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