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Dichiarazione di Davide GARIGLIO

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Piemonte (Gruppo: PD) 


 

Scontro sui sondaggi

  • (12 febbraio 2011) - fonte: http://www3.lastampa.it - inserita il 14 febbraio 2011 da 12104

    C’è un motivo se a due settimane dalle primarie del centrosinistra Piero Fassino decide di diffondere un sondaggio proiettato già sulle comunali di maggio. La ricerca, affidata a Game Managers, lo indica infatti come l’unico candidato in grado di far vincere il centrosinistra al primo turno. I numeri - Fassino tra il 55 e il 57 per cento contro il 30 del senatore Pdl Enzo Ghigo, con gli altri possibili avversari ancora più indietro - parlano di una partita senza storia per Pdl e Lega Nord.

    Da qui il messaggio, nemmeno troppo subliminale, a elettori e dirigenti del Pd e degli altri partiti del centrosinistra: alle primarie serve il voto utile. Per Fassino, naturalmente. Quel voto «utile» che potrebbe essere determinante, come dimostrerebbero altre rilevazioni. Secondo alcune notizie filtrate ieri, i sondaggi sull’esito delle primarie raccontano di una partita aperta, apertissima, con i due principali competitor - Fassino e Gariglio - separati da una manciata di punti percentuali.

    Tutto da vedere, anche se non ci vuole uno scienziato per capire che il consigliere regionale, sull’onda di quel che nel Pd hanno battezzato «effetto GPL» (i consensi personali di Gariglio, Placido e Laus), parte con un pacchetto di migliaia di voti sicuri. Ecco perché la ricerca affidata da Fassino alla società del suo spin doctor Marco Marturano punta a mettere in evidenza che per gli elettori di entrambi gli schieramenti l’ex leader Ds sarebbe il candidato più adatto per superare il centrodestra. «Questi dati fanno giustizia di qualche caricatura affibbiata alla mia candidatura», spiega Fassino. E i numeri del sondaggio diventano lo strumento per attaccare, senza mai nominarlo, Gariglio: «Si è detto che sono stato calato da Roma e non ho rapporti con la città. I dati, invece, dimostrano che la mia torinesità è fuori discussione. Né mi sembra che la questione anagrafica, tanto sbandierata, goda di grande considerazione. Ai cittadini interessa la competenza».

    Fine delle trasmissioni? Niente affatto. A sondaggio si replica con sondaggio. E così dallo staff di Gariglio trapelano indiscrezioni su un’indagine che verrà pubblicata a inizio settimana. La ricerca non sembra delineare un uomo solo al comando, ma un testa a testa. «Se Fassino è così noto, ma i sondaggi sulle primarie parlano di testa a testa con Gariglio significa che c’è ancora un grande potenziale di elettorato da convincere a votare per noi», ragiona Claudio Lubatti, supporter del consigliere regionale.

    Di fronte all’escalation del confronto tra i duellanti del Pd gli altri contendenti mostrano un certo fastidio: «Dovremmo smetterla con i sondaggi autocelebrativi e confrontarci finalmente con i problemi reali», attacca Gianguido Passoni. E aggiunge: «Fassino risulta essere conosciuto dal 95% dei cittadini. Anche Berlusconi e Marchionne potrebbero dire lo stesso. Tutti siamo convinti che Sergio Marchionne sia conosciuto dal 100% dei torinesi. Candidiamo lui? Così si potrà spostare anche il municipio a Detroit».

    Una stilettata che va a colpire uno dei punti forti del sondaggio diramato ieri. Fassino distanzia tutti in notorietà: 95 per cento contro il 57,2 di Gariglio, il 34,1 di Viale, il 28,3 di Passoni e il 21,7 di Curto. E nel confronto con gli avversari del centrodestra Fassino incasserebbe più voti della coalizione che lo sostiene, ferma al 49 per cento (compresa la Federazione della Sinistra che però correrà sola).Per Fassino sarebbe la dimostrazione di una maggior capacità di raccogliere consensi fuori dal perimetro tradizionale del centrosinistra.

    Un’ipotesi che a destra viene accolta con ironia: «Fassino per vincere commissiona sondaggi ai suoi dipendenti», incalza il Pdl Agostino Ghiglia. Quanto al terzo polo, il segretario regionale Udc Alberto Goffi è laconico: «Con lui candidato sindaco del centrosinistra, salirà il nostro risultato elettorale».

    Fonte: http://www3.lastampa.it | vai alla pagina

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