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Dichiarazione di Dario FRANCESCHINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

La gente non vuole il voto, ma l’addio di Berlusconi

  • (18 febbraio 2011) - fonte: Europa Quotidiano - inserita il 18 febbraio 2011 da 15492
    «L’importante è far cadere Berlusconi, dobbiamo concentrarci su quello». Eliminata «l’anomalia», sarà possibile anche «un governo di centrodestra con un’altra persona», che vedrebbe comunque il Pd all’opposizione. Dario Franceschini conferma al quotidiano Europa che il Partito democratico non insiste troppo per portare il paese alle urne. Certo, «quella sarebbe la strada maestra – spiega ancora il presidente dei deputati dem a Europa – ma ne riparleremo solo dopo aver raggiunto l’obiettivo principale: porre fine al berlusconismo. È questo che la gente ci chiede». Le elezioni per il Nazareno restano insomma il «male minore», parole di Pier Luigi Bersani, al quale ricorrere pur di chiudere questa fase.

    Per il capogruppo del Pd, l’allargamento della maggioranza che Berlusconi prospetta per i prossimi giorni è solo «propaganda»: l’intera operazione si ridurrebbe a pochi deputati «senza nessuna convinzione politica». Di fronte a questo «spettacolo deprimente», insomma, «portare dalla propria parte qualcuno in più non cambia niente: hanno una trentina di deputati che sono anche ministri o sottosegretari, potranno portarli in aula solo per le grandi occasioni, i voti di fiducia e le leggi che interessano al premier per sé stesso, ma per il resto l’attività parlamentare rimarrà paralizzata e il paese ne pagherà le conseguenze. Ne abbiamo avuto la prova a Montecitorio anche oggi (ieri, ndr), quando se l’Italia dei valori non avesse votato con la maggioranza, loro sarebbero andati sotto». Resta il fatto che le opposizioni, viste anche le defezioni in casa finiana, non sembrano avere la forza per aprire una crisi in parlamento. Franceschini rivendica «l’operazione della sfiducia del 14 dicembre», che è servita ad «allargare l’opposizione», ma rivolge la propria attenzione all’esterno dei palazzi. «La mobilitazione dell’opinione pubblica è importantissima – spiega – temo che possa prevalere l’assuefazione, ma la manifestazione di domenica scorsa dimostra che c’è ancora una reazione spontanea, che considero molto importante per erodere il consenso che Berlusconi mantiene nel paese».

    In questo contesto, il compito del Pd per l’ex segretario resta quello di «presentare una prospettiva credibile a chi si allontana dalla destra». «Dopo la fine di Berlusconi ci ritroveremo cumuli di macerie – afferma Franceschini – la ricostruzione economica e dei valori non potrà essere condotta solo da una parte, ma è bene che se ne occupino insieme anche forze che poi torneranno a essere avversarie, per dar vita a un bipolarismo migliore di quello che vediamo oggi». Allora, «diventerà più facile raggiungere intese bipartisan su alcuni temi».

    L’intervista di Bersani alla Padania è interpretata da Franceschini come un’anticipazione di questo scenario. «Comunque, non stringeremo mai un’alleanza con il Carroccio – precisa il presidente dei deputati dem – c’è troppa distanza tra noi e loro sui valori e sui contenuti, basti pensare all’immigrazione».

    Testo dell'intervista a Dario Franceschini - Europa
    Fonte: Europa Quotidiano | vai alla pagina

    Argomenti: elezioni, Berlusconi, governo, pd, lega, Bersani | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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