Ti trovi in Home  » Politici  » Davide GARIGLIO  » Scuotere il Pd - "Fassino come Bresso"

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Davide GARIGLIO

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Piemonte (Gruppo: PD) 


 

Scuotere il Pd - "Fassino come Bresso"

  • (18 febbraio 2011) - fonte: http://www3.lastampa.it - inserita il 22 febbraio 2011 da 12104

    Chi si aspettava un Davide Gariglio con il freno a mano - dopo la raffica di rimbrotti per affermazioni sopra le righe sui suoi avversari - ha dovuto presto ricredersi. Dietro i toni soffusi e le cautele («lo dico senza polemica», «nessuno si offenda»), il consigliere regionale continua a sganciare siluri sul grande rivale e sul Pd romano, il cui segretario Pier Luigi Bersani ha lanciato ai torinesi un appello a votare in massa per le primarie. Ieri Gariglio è addirittura arrivato a evocare il fantasma delle regionali e la sconfitta del centrosinistra, tracciando un parallelo tra Piero Fassino e Mercedes Bresso. «L’anno scorso l’avevo detto (pacatamente, per dirla alla Veltroni, ndr). Ero preoccupato, perché con quel capitano (Bresso) la squadra rischiava di perdere. Nessuno mi diede retta, e allora stavolta lo dico con rispetto ma con più determinazione: con il loro capitano (Fassino) rischiamo di perdere le comunali».

    È giornata di metafore calcistiche. E Gariglio, che tifa Toro, per spiegare le bordate sul suo partito, sforna immagini pallonare: «Un tifoso ama la sua squadra anche quando perde. Sono stufo delle prediche e di chi mi chiede cosa farò se perdo le primarie. Io il simbolo del Pd l’ho messo sui miei manifesti». Però un tifoso - «che resterà nel partito comunque vada a finire» - ha anche il dovere di scuotere l’albero, «perché non voglio perdere un’altra volta» e soprattutto perché «voglio sempre che la squadra si salvi, anche quella romana, nonostante da 18 anni incassi una sconfitta dietro l’altra». E dunque - di metafora in metafora - per evitare il tracollo del Pd «è ora di mettere in campo nuove energie».

    Non è solo una questione di ricambio generazionale - tra i sostenitori c’è il professore emerito Claudio Gorlier -, quanto la necessità di «dare voce a una società in ascesa, diversa da quella di 18 anni fa». Del resto, «non si può guidare una macchina lanciata verso il futuro, guardando sempre nello specchietto retrovisore»: altra immagine, stavolta evocata dall’economista Beppe Berta, che parla della necessità di «costruire un piano per i prossimi dieci anni fondato su una grande coalizione urbana. Un progetto che deve essere guidato da una leadership locale, espressione di questa società in ascesa, e non da un candidato nato da investiture e imposizioni dall’alto».

    Il nome di Fassino non viene mai pronunciato ma è chiaro che l’affondo del professore della Bocconi, che è stato uno dei «saggi» di Chiamparino, è rivolto a lui. Berta invoca un nuovo patto tra generazioni, Gariglio riprende e apre a «tutte le nuove energie torinesi, nessuno escluso». L’economista sottolinea la «necessità che il nuovo sindaco non rappresenti la garanzia di sopravvivenza dei poteri forti e delle élite della città». Il candidato rilancia: «Il mio potere forte sono i cittadini», omettendo che tra i suoi principali supporter compaiono personalità come Ossola, Ambrosini e Rey, che siedono nei cda delle fondazione bancarie.

    Fonte: http://www3.lastampa.it | vai alla pagina

    Argomenti: candidature giovani pd, consigliere regionale, Primarie PD Torino, gariglio-fassino | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato