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Dichiarazione di Letizia MORATTI
Immigrati, l'allarme della Moratti "Da soli non potremo mai farcela"
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(26 febbraio 2011) - fonte: Repubblica.it - inserita il 28 febbraio 2011 da 18182
«Sono molto preoccupata. Milano è una città che attira per la sua ricchezza, e può diventare meta di chi, disperato, lascia il proprio Paese». Letizia Moratti si porta avanti e lancia l’allarme.I «disperati» in fuga dall’inferno della Libia non sono ancora arrivati, neppure a Lampedusa (i seimila ospitati nel centro di accoglienza vengono dalla Tunisia), ma come si dice nell’entourage del sindaco, «prevenire è meglio che curare». Ecco allora le grida di preoccupazione, accompagnate da una richiesta di incontro al ministro dell’Interno, Roberto Maroni. E, soprattutto, da una dura reprimenda nei confronti nei nostri partner comunitari.
«L’Europa — sbotta la Moratti, intervistata dal fido Red Ronnie — ha una posizione miope, non tiene conto dei rischi che questi nuovi flussi possono provocare, e non solo nei Paesi dove si fermano». Miopi e anche sordi, a Bruxelles: «In questi giorni ho parlato col ministro Maroni che sta facendo una battaglia importante per avere la solidarietà dell’Europa e un’equa ripartizione dei flussi, ma dai Paesi dell’Unione non ci sono state risposte positive, neppure sui fondi che abbiamo chiesto». E ancora: «Noi da soli non ce la facciamo, l’ondata può essere devastante». Il suo vice Riccardo De Corato rincara la dose e parla di «rischi di infiltrazione del terrorismo» legati alle «fughe dai territori dove sono in atto guerre civili». Conclusione: «I Cie e i centri di accoglienza devono essere presidiati da militari e forze dell’ordine».
Il sindaco ha già bussato alla porta del Viminale per ottenere un faccia a faccia con il ministro (comunque non ancora fissato). Ieri Maroni era a Milano, alla presentazione di un libro, e ha così commentato l’invito rivolto da Napolitano ai capi di Stato e di governo europei a evitare allarmismi e vittimismi: «Va bene, nessuno fa allarmismi, ma quando Frontex dice che in Libia c’è il rischio che se ne vada un milione e mezzo di persone, io sono preoccupato».
La Moratti insiste: serve una task force tra i Comuni italiani per affrontare il problema. In vista dell’«invasione» (secondo la Regione nelle prossime settimane potrebbero arrivare in Lombardia centomila immigrati nordafricani), la prefettura sta avviando una prima ricognizione delle strutture disponibili per l’accoglienza dei profughi: per ora circa 350 posti letto nell’ex caserma di via Suzzani e in due strutture della Protezione civile.
Fonte: Repubblica.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi