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Dichiarazione di Franco MIRABELLI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: PD) 


 

Le torri di Bollate sulla pelle dei cittadini

  • (03 marzo 2011) - fonte: francomirabelli.it - inserita il 03 marzo 2011 da 15492

    "Il contratto di quartiere di via Turati a Bollate nasce dalla necessità di porre fine al degrado di quel quartiere e garantire condizioni di vita sicure e civili agli abitanti. L’istituto del Contratto di Quartiere prevede l’assegnazione di fondi nazionali (10 milioni in questo caso) e regionali (3 milioni in questo caso) per poter ristrutturare l’edificio e riqualificare l’ambiente circostante. Il comune di Bollate con la scorsa amministrazione ha ottenuto l’approvazione del finanziamento presentando un progetto che oltre al risanamento della casa popolare prevede, come è d’obbligo la realizzazione di interventi per la sicurezza (la caserma dei carabinieri), il sociale e il lavoro (spazi per piccole aziende artigianali e commercio) . Quel contratto era totalmente finanziato dai soldi del governo, della regione e da quelli ottenuti dalla vendita dei diritti di superficie per la struttura commerciale che doveva sorgere". Lo afferma in una nota Franco Mirabelli.

    "La nuova amministrazione ha presentato un progetto più costoso e sostiene la necessità di costruire tre torri di residenza per poter finanziare con gli oneri e la vendita del diritto di superficie le diverse realizzazioni. La verità è un’altra: la giunta vuole costruire le tre torri ma non può farlo se non inventando un collegamento tra queste opere e il contratto di quartiere con cui non hanno alcun rapporto. Infatti il contratto di quartiere non impedisce modifiche in corso d’opera, ma prevede che, a prescindere dal futuro PGT, il perimetro descritto dal Contratto di Quartiere stesso, sia interamente dedicato alle opere connesse a quel progetto. Insomma per costruire i tre palazzi il comune ha due strade: o rinuncia al contratto di quartiere e quindi a 13 milioni di finanziamenti, lasciando i cittadini di via Turati nel degrado, oppure, come sta facendo, inventa un improbabile collegamento tra le nuove residenze ed il contratto di quartiere", prosegue il consigliere regionale Pd.

    "Non c’è alcun rapporto causa effetto tra contratto di quartiere e nuove torri, c’è solo il tentativo dell’amministrazione di costruire in piazza della resistenza, cercando di scaricare altrove la responsabilità della scelta e di forzare le norme urbanistiche che prevedono che sui terreni interessati dal contratto di quartiere possano esserci solo le cose in esso previste. Intanto, mentre Aler e Regione sollecitano il comune di Bollate a far chiarezza sulle opere relative a sicurezza, assistenza e lavoro per poter iniziare la ristrutturazione, l’Amministrazione si sta assumendo la responsabilità di ritardare gli interventi di risanamento e di aver stravolto un progetto interamente finanziato per privilegiare una lottizzazione che i cittadini non vogliono e che rischia di far perdere una occasione storica per risistemare l’intera area attorno a via Turati", conclude Mirabelli.

    Fonte: francomirabelli.it | vai alla pagina

    Argomenti: urbanistica, pd, lombardia, cementificazione | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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