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Dichiarazione di Massimo Cacciari


 

«Non festeggio il 17 marzo»

  • (04 marzo 2011) - fonte: Corriere del Veneto - inserita il 06 marzo 2011 da 31

    L'ex sindaco di Venezia: «Le uniche feste sensate sono quelle religiose. E poi questo paese non è mai stato unito». «Pd, Pdl e Lega sono aborti di partiti, altro che Dc o Pci». E a Milano sosterrà il candidato sindaco di Fli.

    Non c'è alcun dilemma sui festeggiamenti del 17 marzo. «Non lo festeggio. Punto e basta». Massimo Cacciari lo dice così, quasi la frase non fosse destinata a creare polemiche. «Le uniche feste sensate sono quelle religiose, non vedo di che cosa stiamo discutendo, se l'università fosse aperta andrei a fare lezione regolarmente».

    Detto questo, di fronte alla platea degli studenti del Liceo Classico Franchetti di Mestre che insieme alla Fondazione Pellicani ha organizzato due giornate di dibattito sul federalismo con la partecipazione oltre che di Cacciari, degli storici Piero Bevilacqua e Alberto Melloni parte la puntualizzazione.

    «Va sottolineato però che al di fuori dell'Unità d’Italia lo scenario molecolare, individualista e disgregatore di questo paese, sarebbe solo più forte e avrebbe ripercussioni negative proprio sulle generazioni più giovani, i cui sogni si possono realizzare solo nell'unità del paese».

    Per Cacciari infatti è necessario dare risposte concrete perché le «ridicole chiacchiere federaliste di destra e di sinistra non servono a nulla» e finiscono per portare sul rogo le immagini di Giuseppe Garibaldi. «L'Italia non è mai stato un paese unito fin dalla sua origine - aggiunge Piero Bevilacqua - per anni gli italiani si sono identificati nel partito comunista o nella democrazia cristiana che con le loro feste e i loro riti davano un senso di appartenenza». E con la scomparsa dei due grandi partiti di fatto il paese è tornato al suo stato originale: quella della totale frammentazione.

    «L'evento di tangentopoli ha portato a una catastrofe politica di cui è difficile immaginare la proporzione - continua Cacciari - dopo il Pci e la Dc non ci sono più stati partiti radicati sul territorio: quegli aborti che ci sono adesso, che si chiamino Pd o Pdl o Lega, non sono in grado di dare alcuna risposta».

    E' anche per questo che l'ex sindaco di Venezia ha deciso di sostenere il candidato indipendente di Futuro e Libertà a Milano contro il Pdl di Letizia Moratti e il Pd di Giuliano Pisapia. Cacciari comunque avverte che quella è una scelta esclusivamente milanese.

    «Il Pd ha scelto un candidato incapace di guardare al centro e non è riuscito a costruire una maggioranza condivisa come invece è successo a Venezia dove un'ipotesi di un candidato indipendente non avrebbe avuto senso», conclude il professore.

    Fonte: Corriere del Veneto | vai alla pagina

    Argomenti: tangentopoli, comune venezia mestre, milano, candidato sindaco, 150° anniversario dell’unità d’Italia, Fli | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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