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Dichiarazione di Luigi de MAGISTRIS

Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU  (Gruppo: ALDE) 


 

«Posso far vincere il centrosinistra. Assurdo chiedermi un passo indietro» - INTERVISTA

  • (08 marzo 2011) - fonte: Il Mattino - Adolfo Pappalardo - inserita il 09 marzo 2011 da 4110

    Un passo indietro? Macché. Luigi de Magistris è asserragliato nella sua segreteria trasformata in comitato per la candidatura a sindaco. Siamo a via Toledo, 100 metri appena dalla federazione del Pd, dall’altro lato della strada. Se s’affacciano l’europarlamentare dell’Idv e il democrat Andrea Orlando potrebbero incrociare gli sguardi.

    De Magistris per il Pd ha rotto l’unità della sinistra. Si rischia di perdere. E accuseranno lei.

    «Mi scusi ma perché non si ribalta il ragionamento? Si può vincere, c’è qui una candidatura leale espressa dopo il fallimento delle primarie e il centrosinistra può solo cogliere questa opportunità. E invece ci si sforza di andare altrove anche a rischio di perdere».

    C’è la proposta Morcone.

    «Persona stimabile sia chiaro ma non ci sono le condizioni per fare un passo indietro di fronte a lui».

    Società civile a parte, lei parte da 10mila voti delle Europee presi a Napoli. Un po’ poco.

    «In questa città non feci campagna all’epoca: mi sembra invece una base buona per partire».

    Per ora solo il suo partito, la Federazione della sinistra e, forse, Sel.

    «Ci metta anche i Verdi ma è una campagna in salita non c’è dubbio. Da un lato il fronte berlusconiano-consentiniano; dall’altro il continuismo di un certo centrosinistra. Conto soprattutto sul voto di protesta. Anche da destra».

    Chiede una coalizione ampia ma dice che non farà trattative con i partiti.

    «Il candidato si rivolge all’intera città: trovo più corretto che le trattative siano fatte dai dirigenti di partito. Io ho avuto diversi incontri e anche nel Pd non vedo ostracismo sul mio nome. Mi sono confrontato anche con Oddati e Ranieri».

    E con Cozzolino che potrebbe scendere in campo?

    «Anche e si evince l’irritazione per aver vinto le primarie ma non essere candidato. Atteggiamento che rispetto».

    E Orlando invece?

    «Mai visto ma massima disponibilità ad incontrarlo».

    E con Vendola? Non si è ancora espresso su di lei.

    «Abbiamo molte affinità e sono convintissimo che con Sel l’accordo alla fine si farà».

    Bassolino su twitter si chiede: ”Ma perché non si è presentato alle primarie?”.

    «Prima delle consultazioni, nonostante le sollecitazioni, non era in cantiere. Tutto nasce dal pantano delle primarie. Se fosse andato tutto liscio, ora non ci sarei....Io sono l’uscita d’emergenza da quella vicenda».

    Ha incontrato l’ex governatore?

    «Mai in vita mia. Non lo escludo ma non è in programma».

    Ci risiamo: un’altra campagna contro il bassolinismo. Le ultime due improntate così sono state un fallimento.

    «Guardi dobbiamo uscire sia dal tifo che dai processi politici contro di lui. Nel suo primo mandato da sindaco è stato molto bravo e fece un grande lavoro sovrastrutturale sulla città. Poi alla Regione inizia il fallimento perché i problemi, vedi i rifiuti, non si risolvono, e inizia la gestione privatistica del potere».

    Ma ci sarà un passo indietro come le chiede il Pd?

    «No».

    E se glielo chiede Di Pietro?

    «Non accadrà. L’ho appena sentito e mi esorta ad accelerare».

    Per toglierla di mezzo come dicono?

    «Fandonie, i rapporti sono ottimi. E con me l’Idv può fare il gran salto da forza d’opposizione a forza di governo».

    Fonte: Il Mattino - Adolfo Pappalardo | vai alla pagina

    Argomenti: sinistra, bassolino, napoli, centrosinistra, coalizione, primarie, candidato sindaco | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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