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Dichiarazione di Dario FRANCESCHINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

150° dell'unità d'Italia

  • (16 marzo 2011) - fonte: dariofranceschini.it - inserita il 16 marzo 2011 da 15492

    ''L'occasione delle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell'unita' d'Italia offre lo spunto per una riflessione che si impone prima di altre: il nostro Paese e' molto piu' unito, coeso e solidale di quanto non si pensi. Certamente molto piu' unito di quanto non lo rappresenti la politica. E' utile domandarsi il perche'. Eppure centocinquanta anni non sono trascorsi invano", lo scrive in una nota Dario Franceschini.

    "Abbiamo attraversato una storia difficile, a tratti tragica. Siamo diventati tardi una Nazione e con ritardo, rispetto ad altri grandi paesi, abbiamo incontrato la democrazia. Ma e' difficile negare che proprio in questo percorso tormentato e difficile, la politica ha avuto un ruolo importante nella costruzione dell'identita' e dell'appartenenza ad un comune sentire. Ad una comunita'. E' un merito che va riconosciuto alle grandi tradizioni culturali e popolari di questo Paese", prosegue Franceschini.

    "Probabilmente in occasione delle celebrazioni di quest'anno si e' posto molto l'accento sull'inizio di questo percorso unitario. Le pagine esaltanti e gloriose del Risorgimento. Le grandi ed eroiche figure di quella stagione, le guerre d'indipendenza, i martiri. Tanti autori hanno indagato su quel tratto iniziale di strada che segna la storia d'Italia. E tuttavia credo che sarebbe utile proiettare l'attenzione e l'interesse, anche storiografico, sui periodi successivi ed in particolare su quello della storia repubblicana, come elemento decisivo di quel processo di unificazione che ci ha condotto ad essere e a sentirci davvero una Nazione. In altre parole vorrei dire che c'e' un nesso inscindibile, non abbastanza evidenziato, tra democrazia e unita' del Paese", scrive ancora il capogruppo Pd.

    "L'unificazione reale, sociale, economica e culturale dell'Italia e' in strettissima connessione con i valori e i principi della Costituzione, ma anche con la traduzione concreta di quei valori e di quei principi nelle scelte politiche. Sia nell'azione dei diversi governi, sia nel confronto parlamentare. Penso alla stagione politica nella quale la collaborazione parlamentare tra le grandi forze popolari, di maggioranza e di opposizione, ha consentito grandi riforme dello stato sociale, in settori strategici come la sanita', il lavoro, la scuola. Riforme che hanno reso l'Italia piu' giusta e dunque piu' unita. Questa capacita' della politica - pure attraverso contraddizioni, ritardi, opacita' che ci sono state - di lavorare per il bene comune come bene di tutti e non solo di una maggioranza e' apparsa indebolita. La politica troppo spesso oggi appare solo come scontro di potere, motivo di divisione. E forse non e' un caso che alla crisi della politica e alla caduta di credibilita' delle sue istituzioni corrisponda anche un indebolimento dell'immagine unitaria del Paese".

    "L'altra riflessione che sento necessaria, nel momento in cui celebriamo l'unita' d'Italia, riguarda l'Europa. Avrebbe poco senso celebrare la nostra unita' fuori dall'orizzonte dell'europeismo che resta la nostra bussola ideale, non solo il nostro interesse, se davvero crediamo nei valori di liberta' e di pace che ispirarono fin dall'inizio il sogno risorgimentale'', ha concluso Franceschini.

    Testo completo della riflessione sul 150° dell'Unità di Italia di Dario Franceschini

    Fonte: dariofranceschini.it | vai alla pagina

    Argomenti: pd, lega, Governo Berlusconi IV, 150° anniversario dell’unità d’Italia | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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