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Dichiarazione di Giovanni Poleschi

Alla data della dichiarazione: Assessore  Comune Fivizzano (MS) (Partito: PD)  - Pres.  Consiglio Comunale Fivizzano (MS) (Lista di elezione: PD)  - Assessore  Comune Fivizzano (MS) (Partito: PD) 


 

Discorso in occasione del 150° dell'Unità Nazionale

  • (17 marzo 2011) - fonte: Comune di Fivizzano - Uff. Stampa - inserita il 22 marzo 2011 da 18683

    Sono estremamente Onorato ed Orgoglioso di aprire i lavori di questo Consiglio Comunale che celebra i 150 anni dell’Unità Nazionale.

    …Mi avrebbe fatto piacere parlare di quanto Fivizzano contribuì e diede alla storia della nostra Italia, analizzando le figure di nostri emeriti concittadini come Giovanni Fantoni, fino ai martiri del Risorgimento e della Resistenza, ma ho preferito affrontare questa introduzione in altra maniera, ispirato anche dai fatti di questi giorni, ed alle domande ad essi connessi. (per questo ho deciso di fissare per iscritto e leggere alcuni passaggi) La storia ricorda che oggi, 17 Marzo 1861, 150 anni or sono, Camillo Benso Conte di Cavour diventa il primo Presidente del Consiglio, e Vittorio Emanuele II Re, di una nuova Nazione che vede per la prima volta dopo secoli, l’Italia Unita da Nord a Sud, dalla Sicilia alla Toscana dall’Emilia, alla Lombardia, al Piemonte, e finalmente libera dall’oppressione straniera sotto un'unica bandiera, il tricolore, e con un'unica Lingua, quella di Dante, di Manzoni e di Pirandello.

    Ma l’Italia non era ancora quella che conosciamo oggi, mancava lo Stato della Chiesa ed il Veneto annessi solo nel decennio successivo. Il processo di unificazione durò molti anni, anzi secoli, e con rammarico noto che ancor oggi purtroppo si tenta di mettere in discussione, per mere convenienze politiche, un processo che al contrario dovrebbe vederci non solo “Fratelli d’Italia” ma “fratelli d’Europa”, come già anche un’altro dei padri della Patria, Giuseppe Mazzini, con lungimiranza non solo traguardava, ma affermava con fermezza. Non voglio esporre la cronistoria degli eventi che hanno portato oggi a festeggiare l’Unità, e la Libertà della nostra Nazione, ma voglio solo fare riflettere chi, come si è visto in questi giorni, ha abbandonato le assemblee della Lombardia e dell’Emilia Romagna, al suono ed al canto dell’Inno Nazionale, che voglio ricordare, quando il ventenne Goffredo Mameli scrisse, lo chiamò “Il Canto degli Italiani”, perché tale era poiché voleva rappresentre tutti da Nord a Sud portando in se lo spaccato della storia di una Nazione che si univa con l’ambizione di essere anche un popolo, con le sue differenze e le sue peculiarità ma che comunque si confrontava e vedeva nell’unione e nel sincretismo la propria forza ed il proprio futuro.

    La Libertà è il principio fondante della nostra Costituzione, ed è giusto che si possa pensare anche diversi sistemi politici, e di gestione della “cosa pubblica” ma non può essere accettabile non celebrare chi ha concesso a noi oggi questa libertà Garibaldi, Mazzini, Cattaneo, Cavour, come i nostri martiri Fivizzanesi Sambuchi e Zannoni Ci hanno lasciato un eredità, ed una missione che non si è certo compiuta con il Risorgimento o con la Resistenza. Oggi l’Italia c’è, esiste, dal punto di vista geo-politico, ma gli italiani chi sono? Una bella domanda, che tutti, ma soprattutto chi ricopre incarichi amministrativi, pubblici e politici dovrebbe, e deve porsi, ancora con maggior forza oggi. Vediamo la crisi dell’economia globale, la crisi libica e del Magreb, vediamo il dramma del Giappone, con tutte le implicazioni, che innescano riflessioni non solo dal punto di vista politico, ma anche etico ed umano.

    Quando ci poniamo questa domanda, infine, dobbiamo necessariamente rammentare quanta fortuna abbiamo avuto a poter nascere in un luogo in cui si è liberi, e si possa avere l’ambizione di lasciare ai nostri figli qualcosa in piu, e di migliore, di ciò che noi abbiamo trovato ed avuto. E se abbiamo avuto questa fortuna dobbiamo ogni giorno onorarla e meritarla, almeno per rispettare chi ancor oggi non l’ha.Ricordiamocelo, Italiani.

    Fonte: Comune di Fivizzano - Uff. Stampa | vai alla pagina

    Argomenti: europa, pd, Risorgimento, 150° anniversario dell’unità d’Italia | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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