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Dichiarazione di Ignazio LA RUSSA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Ministro  Difesa (Partito: PdL) 


 

«Inaccettabili ostilità e scorrettezze dal Carroccio parole campate in aria» - INTERVISTA

  • (17 marzo 2011) - fonte: la Repubblica - Alberto Mattone - inserita il 17 marzo 2011 da 861

    «Dico alla Lega che non c`è obbligo di presenza alle celebrazioni per il 150esimo, ma di rispetto sì: non sono accettabili atti di scorrettezza e di ostilità. A volte, c`è un po` di folklore in alcune esternazioni degli esponenti del Carroccio».

    Al ministro della Difesa, Ignazio la Russa, proprio non piacciono gli attacchi alle celebrazioni dell`Unità d`Italia condotti dagli alleati lumbard.

    Il Pdl, però, di cui lei è coordinatore, è alleato proprio con il Carroccio che più di una volta ha dileggiato il sentimento di identità nazionale sancito dalla Costituzione.

    «Credo che dobbiamo avere la pazienza di aspettare che la Lega termini un percorso: dalla richiesta di secessione a un federalismo solidale. Ora, c`è bisogno di un passo in avanti».

    Il leghista Borghezio afferma che il 17 marzo sarà una giornata di lutto. Il suo collega di partito, Speroni, sogna ancora un nord diviso. E questo il percorso democratico del Carroccio?

    «Borghezio vorrebbe il ritorno ai Borboni, e anche le parole di Speroni sono campate in aria. Sarebbe un errore per la Lega inseguire posizioni estremiste solo per non perdere i voti di una parte minoritaria del partito. Ne ho parlato anche a Bossi, che parteciperà con gli altri ministri leghisti alle celebrazioni. "Tu lavora per l`unità nazionale", gli ho detto, "io mi impegnerò per un Paese veramente federale"».

    I lumbard al governo dileggiano spesso e volentieri il tricolore.

    «Non sono mai stato zitto di fronte a qualcuno che dileggiava la bandiera. Ma trovo strumentali queste polemiche della sinistra sulle celebrazioni per l`unità d`Italia. Mi domando: dove erano Bersani e D`Alema quando abbiamo ricordato le Foibe? E perché gli esponenti dell`opposizione, a parte qualche eccezione, non erano alla festa delle Forze armate il 4 novembre?».

    Il centrosinistra rivendica nel proprio Dna il sentimento di unità nazionale.

    «Voglio ricordare che fino a quando l`ex presidente Ciampi non ha rivalutato la festa della Repubblica il 2 giugno, eravamo in pochi a chiamare patria l`Italia. E devo ringraziare Bossi per questa conversione della sinistra. I suoi esponenti, per mettere in difficoltà Berlusconi, hanno detto "noi siamo quelli dell`inno nazionale". Anche se dovrebbero impararne le parole».

    A proposito di inno, L`Osservatore Romano scrive che chi rifiuta i valori nazionali non deve utilizzare il Nabucco di Verdi.

    «La scelta da parte della Lega del Nabucco è la prova di quello che sostengo: il Carroccio è una tessera del mosaico più bello del mondo, l`Italia».

    Fonte: la Repubblica - Alberto Mattone | vai alla pagina

    Argomenti: pdl, Lega Nord, 150° anniversario dell’unità d’Italia | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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