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Dichiarazione di Anna FINOCCHIARO

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

«Così il premier ha indebolito l'Italia» - INTERVISTA

  • (25 marzo 2011) - fonte: l'Unità - Umberto De Giovannangeli - inserita il 29 marzo 2011 da 31

    "Il Cavaliere non ha tutelato la dignità del Paese nei rapporti con il raìs e non si è schierato apertamente con il popolo libico"

    Il presidente Berlusconi non è stato capace di tutelare la dignità e l`autorevolezza dell`Italia nei rapporti con il raìs prima e poi è stato contraddittorio nel momento in cui doveva assumere la decisione di schierarsi, senza se e senza ma, con gli oppositori e con il popolo libico. E ancora oggi non si presenta in Parlamento e non scioglie le ambiguità della sua maggioranza. Con la risoluzione Pdl-Lega, Berlusconi ha tenuto insieme la maggioranza ma ha indebolito l`Italia».

    A sostenerlo è Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Senato del Partito democratico.

    Quale immagine dà di sé alla Comunità internazionale un Paese il cui primo ministro è assente mentre il Parlamento discute dell`intervento militare in Libia?

    «Una immagine di estrema debolezza del Governo ma anche di debolezza della posizione dell`Italia nella Comunità internazionale. Avevamo chiesto al presidente Berlusconi di assumere lo stesso comportamento tenuto da Fillon, da Zapatero, da Cameron...
    Così non è stato. Il presidente del Consiglio teme che da una sua presenza in Parlamento possa derivare una lacerazione nella maggioranza».

    Si voleva lanciare un segnale di unità, si è finito per votare cinque volte al Senato mentre alla Camera la risoluzione Pdl-Lega-Ir è passata per soli 7 voti di scarto...

    «Noi abbiamo provato in tutti i modi, al Senato, a evitare che la giornata si concludesse con una serie di votazioni che hanno reso sostanzialmente incomprensibile quello che, a nostro avviso, doveva essere invece mostrato con tutta evidenza, in maniera limpida, e cioè l`impegno dell`Italia a onorare i suoi obblighi internazionali derivanti dall`adesione alle risoluzioni Onu 1970 e 1973. Io ho chiesto di ritirare tutte le risoluzioni, a cominciare dalla nostra, per votare il dispositivo secco delle dichiarazioni del ministro degli Esteri, Franco Frattini. Questa offerta è stata sdegnosamente respinta dal Pdl e dalla Lega per una ragione evidente...»

    Quale?

    «Solo sull`ambiguità della risoluzione Pdl-Lega, sulla sua incompletezza e anche sulle sue mistificazioni, la maggioranza poteva mantenere la propria unità. Tanto è vero che il ministro Frattini, mentre ha dato parere favorevole sulla risoluzione del Pd, esclusivamente su di essa fra le tante che erano state presentate, lo stesso Frattini ha dato parere favorevole alla risoluzione Pdl-Lega alla condizione che fosse assorbita la risoluzione del Pd. Questo per la ragione che la nostra era l`unica risoluzione chiara. Ed era anche quella che riproduceva il deliberato delle commissioni Esteri e Difesa che si erano riunite qualche giorno prima. Peraltro nelle sue dichiarazioni, il ministro Frattini ha smentito la risoluzione Pdl-Lega almeno su due punti importanti».

    C`è chi sostiene che i diritti umani non si difendono con le bombe...

    «L`affermazione è del tutto giusta. Abbiamo però un problema: se non tacciano i cannoni di Gheddafi e se non si arresta il massacro del popolo libico, se non si difendono, cioè, i diritti umani degli oppositori e dei civili, non si può ristabilire la legalità di cui il capitolo dei diritti umani è parte essenziale. Non dobbiamo mai dimenticare che milioni di persone che si sono ribellate a un regime dittatoriale e che per questo stanno subendo azioni di guerra e rischi per la loro stessa incolumità fisica, civili innocenti abbandonati alla furi a oppressiva».

    L`Italia è stata tacciata di tradimento da Gheddafi e, al tempo stesso, non riesce a conquistare la completa fiducia degli oppositori...

    «Questo perché il presidente Berlusconi non è stato capace di tutelare la dignità e l`autorevolezza dell`Italia nei rapporti con il raìs prima e poi è stato contraddittorio nel momento in cui doveva assumere la decisione di schierarsi, senza se e senza ma, con gli oppositori e con il popolo libico. E ancora oggi non si presenta in Parlamento e non scioglie le ambiguità della sua maggioranza. Il meno che si possa dire è che la gestione della vicenda libica è stata, da parte del Governo, ondivaga e confusa».

    Invece che un mare di dialogo e di cooperazione, il Mediterraneo rischia di essere trasformato nel mare dei respingimenti forzati...

    «Questo è il grave rischio se lasciamo alla Lega la libertà di trattare la questione dei profughi e degli aventi diritto alla protezione internazionale, come una questione di immigrazione clandestina. Su questo punto si misura lo scarto più drammatico, perché riguarda la vita e il destino di migliaia di esseri umani, tra la posizione della maggioranza e quella del Partito democratico».

    In Italia e fuori di essa, c`è chi guarda agli sconvolgimenti in atto nel Nord Africa e nel Vicino Oriente solo in termini negativi, di preoccupazione...

    «E' un approccio sbagliato, che non condivido. Vorrei che si guardasse con un altro spirito e con maggiore lungimiranza e coraggio a ciò che accade sulla sponda Sud del Mediterraneo. Perché accanto ai conflitti e alle tragedie di oggi, si apre però la speranza di milioni di persone, per lo più giovani, circa la fine dell`era delle dittature e l`inizio di una stagione democratica. Questo impegnerà moltissimo i Paesi occidentali, a cominciare dall`Italia, perché lo scarto tra le politiche che finora si sono praticate con quei regimi, in nome della realpolitik, e quelle che si rendono oggi necessarie, è uno scarto assoluto. E come i Paesi occidentali si comporteranno oggi e nell`immediato futuro, che deciderà chi è legittimato ad affrontare, assieme ai popoli protagonisti della "Primavera araba", un futuro di democrazia».

    Fonte: l'Unità - Umberto De Giovannangeli | vai alla pagina

    Argomenti: guerra, politica estera, onu, sud, diritti umani, Governo Berlusconi IV, Libia, profughi, mediterraneo, Gheddafi, frattini, Nord Africa | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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