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Dichiarazione di Corrado GHIRARDELLI

Alla data della dichiarazione: Assessore Provincia Brescia (Partito: PdL) 


 

PA di qualità: Il ruolo di coordinamento della Provincia di Brescia all'iniziativa 'Mettiamoci la Faccia' - INTERVISTA

  • (25 marzo 2011) - fonte: Qualità PA - inserita il 25 marzo 2011 da 18494

    Il ruolo di coordinamento e supporto svolto dalle province favorisce la partecipazione dei piccoli comuni all’iniziativa Mettiamoci la Faccia. Abbiamo chiesto a Corrado Ghirardelli, assessore all’Innovazione della provincia di Brescia, di raccontare l’esperienza in corso nell’ambito del progetto Elistat, finanziato all’interno del programma europeo ELISA e finalizzato allo sviluppo e messa in rete di un sistema statistico per la misurazione e valutazione delle performance delle amministrazioni coinvolte.

    D. In un periodo storico caratterizzato da straordinaria scarsità di risorse, quali sono, sulla base dell’esperienza della provincia di Brescia, le opportunità fornite dai programmi europei in generale e dal programma Elisa in particolare che le amministrazioni possono cogliere?

    R. Le opportunità fornite dai programmi europei, in particolare da Elisa, al quale la provincia di Brescia ha aderito con il progetto Elistat , hanno favorito la realizzazione di soluzioni di sistema la cui utilità è motivata da molteplici ragioni. In primis l’opportunità per amministrazioni, come i piccoli comuni, altrimenti escluse a causa della scarsità di risorse a loro disposizione, di partecipare attivamente alla realizzazione di progetti di innovazione che stanno interessando l’intero comparto della PA.
    La razionalizzazione della spesa e i profondi processi di cambiamento sono stati colti dalle province come un’occasione per rilanciare il proprio ruolo di traino e sostegno all’innovazione: investire nel monitoraggio e misurazione della qualità dei servizi con lo scopo di conseguire risparmi economici gestionali, ponendo nello sviluppo socio-economico dei territori la propria funzione obiettivo primaria. Inoltre il progetto Elistat, aggregando enti con diverse caratteristiche (province metropolitane e di ridotte dimensioni, province di nuova costituzione, province ad elevata intensità di piccoli comuni), ha fatto sì che gli stessi fossero costretti ad individuare modalità comuni di operare e a standardizzare i propri processi. L’obiettivo condiviso dai partecipanti infatti è la progettazione, lo sviluppo e messa in rete di un sistema integrato di indicatori statistici relativo a tutte le funzioni e servizi di competenza delle province, con una particolare attenzione ai servizi dei CST (Centro Servizi Territoriali)/ALI (Alleanze locali per l’Innovazione) rivolti ai piccoli comuni, per una misurazione costante e pubblica delle loro prestazioni, dei relativi costi nonché dei benefici indotti su tutto il territorio nazionale.

    D. In fase di attuazione, quali sono gli interventi messi in campo con il progetto Elistat al fine di rispondere da un lato agli obiettivi posti dal programma europeo Elisa e dall’altro di supportare le amministrazioni nel perseguimento degli obiettivi strategici nazionali?

    R. Elistat si propone, attraverso l’implementazione di molteplici linee di azione, di realizzare strumenti tecnologici e modelli organizzativi finalizzati all’implementazione di logiche di cooperazione e interscambio tra le amministrazioni aderenti, di promuovere percorsi virtuosi di confronto e opportunità di riuso, anche al fine di indirizzare l’innovazione nella direzione sancita dal decreto legislativo 150/09, dalla legge 69/2009 e dal piano eGov 2012. Uno dei temi maggiormente sentiti, quali l’attuazione della riforma Brunetta, è stato perseguito realizzando un modello che potesse supportare le amministrazioni ad elaborare il proprio piano della performance a partire dalla definizione di standard comuni. Più in generale il progetto si pone come obiettivo la realizzazione di un sistema integrato di indicatori statistici che possano aiutare gli enti coinvolti a migliorare ed ottimizzare ad ampio raggio le funzioni e i processi provinciali. Tutto questo grazie all’utilizzo di strumenti di supporto per la valutazione di investimenti in servizi ICT e di modelli di gestione dei servizi innovativi, e per l’applicazione di una visione customer oriented nell’implementazione ed erogazione dei servizi rivolti all’utenza, conforme a criteri di massimizzazione dell’efficacia e dell’efficienza di processo. Per i cittadini e le imprese i benefici saranno l’innalzamento dei livelli qualitativi dei servizi, il miglioramento del rapporto tra qualità e costi dei servizi erogati e soprattutto la maggiore rispondenza alle politiche di trasparenza amministrativa.

    D. Quali sono stati i principali punti di forza e le maggiori criticità riscontrate dalla provincia di Brescia nell’attività di interlocuzione continua con altri attori istituzionali di livello sia centrale che locale?

    R. In un momento in cui si cerca di garantire a tutti i cittadini gli stessi servizi e allo stesso tempo di incrementare l’efficienza delle amministrazioni, nel dibattito politico internazionale, così come in quello nazionale, si fa sempre più strada l’idea che le pubbliche amministrazioni debbano essere responsabilizzate maggiormente sui risultati conseguiti attraverso la valutazione delle performance. Il proposito di misurare e confrontare prestazioni di realtà amministrative di vario tipo non è sicuramente un obiettivo facile, anzi da un punto di vista metodologico si tratta di un problema complesso poiché passa attraverso l’individuazione degli aspetti rilevanti delle attività di un ente e lo compara ad altri per innescare un’azione consequenziale di miglioramento. Uno dei punti di forza di questo progetto è l’utilizzo del benchmarking: ispirato alla logica dell’apprendimento reciproco, tra realtà consapevoli sia delle similitudini che delle caratteristiche distintive, che rende l’elevata eterogeneità tertiroriale e istituzionale un valore aggiunto. La maggiore criticità riscontrata dalla provincia di Brescia – in qualità di capofila del progetto Elistat che vede coinvolte ben 42 province di tutta Italia - è stata il superamento delle peculiarità dei singoli enti. Questo problema è stato risolto grazie all’attuazione di un efficace processo di comunicazione attraverso il quale viene spiegata l’importanza degli obiettivi finali del progetto. La comunicazione svolge un ruolo centrale per assicurare ai soggetti partecipanti al progetto un maggior grado di consapevolezza, grazie all’individuazione di indicatori e criteri generalizzabili a tutte le amministrazioni; poiché è ormai ampiamente riconosciuto che la competizione tra sistemi locali non porta a ricadute positive per i cittadini e le imprese che vi abitano.

    D. Quali sono, ad oggi, i risultati maggiormente significativi derivanti dall’adesione all’iniziativa Mettiamoci la Faccia da parte della Provincia di Brescia e dei piccoli comuni afferenti al progetto Elistat?

    R. Con la prima richiesta di offerta, effettuata tramite la piattaforma di Consip , sono state acquistate 246 postazioni touch screen per 226 amministrazioni comunali appartenenti a 8 province: Alessandria, Asti, Biella, Brescia, Lecce, Pesaro Urbino e Pescara. Delle 246 postazioni, 197 sono state interamente finanziate dal bonus di 400 euro messo a disposizione dal Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione finalizzato a incentivare l’adesione all’iniziativa Mettiamoci la Faccia da parte dei piccoli comuni. Ci riteniamo molto soddisfatti di questo primo risultato, innanzitutto perché siamo riusciti ad aggregare molte amministrazioni, a motivarle, a coinvolgerle attivamente, grazie anche al supporto del Ministero; nonchè a coniugare questa azione con gli obiettivi del progetto Elistat relativi alla rilevazione della customer satisfaction degli utenti nei confronti dei servizi della pubblica amministrazione. L’aggregazione ha consentito di sfruttare economie di scala e per ciascuna amministrazione siamo riusciti ad acquistare una postazione che potrà essere utilizzata come bacheca elettronica dell’albo pretorio on-line (obbligatorio dal 1 gennaio 2011), assecondando un’esigenza molto sentita dai piccoli comuni. Inoltre la richiesta di offerta è stata strutturata per premiare il fornitore offerto disponibile a garantire servizi ulteriori rispetto alla semplice fornitura di hardware, quali la configurazione e l’installazione della postazione, l’estensione della garanzia oltre i 24 mesi, e un’assistenza tecnica da remoto per eventuali problematiche che dovessero insorgere nell’utilizzo del dispositivo. In tutto il processo, dalla scelta della soluzione all’installazione fino all’attivazione del sistema, i piccoli comuni – carenti di risorse informatiche – sono stati guidati dalle province del loro territorio che, seguendo il modello organizzativo implementato dalla provincia di Brescia, hanno riconfermato il loro ruolo di coordinamento e di guida nei processi di innovazione tecnologica.

    Fonte: Qualità PA | vai alla pagina

    Argomenti: informatizzazione, PA, amministrazioni locali, provincia di Brescia | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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