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Dichiarazione di Angelo BONELLI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lazio (Lista di elezione: Verdi) 


 

«Io mi schiero dalla parte delle popolazioni»

  • (30 marzo 2011) - fonte: Terra - inserita il 30 marzo 2011 da 31

    Caro Emanuele anch’io come te non sono d’accordo. In ogni manifestazione chiunque partecipa con la propria sensibilità e la straordinaria manifestazione di sabato scorso dimostra che la battaglia dei referendum si può vincere. Una vittoria che se raggiunta consentirebbe di fondare una nuova Italia rispetto a un governo e un parlamento che non governano in nome del popolo italiano ma in nome dell’interesse di uno. Anch’io sono d’accordo con te che la pace, l’acqua e l’energia pulita sono beni comuni e per questi dobbiamo batterci. Sabato scorso ho visto tanta gente manifestare per la pace ed è stato bello vedere le bandiere della pace.

    I Verdi europei e quelli italiani, come saprai, hanno condiviso la risoluzione dell’Onu 1973 sulla “No-fly” zone. Una risoluzione che aveva lo scopo di salvare i civili dai bombardamenti di Gheddafi. Non possiamo dimenticare l’ordine dato da Gheddafi di bombardare le manifestazioni di protesta contro il regime e per la democrazia. Le diserzioni di alcuni piloti che si sono rifiutati di bombardare i dimostranti e, purtroppo, gli altri piloti che hanno eseguito gli ordini. E non possiamo dimenticare, infine, la minaccia del rais alla popolazione di Bengasi di rastrellamenti casa per casa. Quando Vendola dice «Né con Gheddafi né con le bombe», omette gravemente una cosa: la sorte della popolazione di Bengasi, perché in quel caso nessuno avrebbe salvato dall’eccidio migliaia di persone.

    Questo non è un particolare ma la sostanza di questa vicenda. Vicenda che ha anche un profondo squallore provocato dall’uso delle armi. Il vero squallore di tutta questa storia sta nel com’è stata applicata la risoluzione dell’Onu o, meglio, mal applicata. Ad esempio, la Francia, che fino a poco tempo fa voleva vendere i reattori nucleari EPR alla Libia, ha assunto un protagonismo sospetto o il ruolo indecente dell’Italia che fino qualche mese fa stringeva accordi commerciali e politici con Gheddafi. La scarsissima credibilità di queste nazioni ha messo in secondo piano, agli occhi dell’opinione pubblica, l’intervento a difesa delle popolazioni.

    Il limite di tutto ciò sta nell’Onu. Il mondo ha bisogno di una polizia internazionale sotto il controllo dell’Onu che possa intervenire rapidamente per evitare conflitti e difendere le popolazioni civili quando stanno per essere massacrate. Quello che, ad esempio, non è stato fatto con il Ruanda dove oltre un milione di persone sono state uccise: uno dei più grandi genocidi nella storia dell’umanità, compiuto nel totale immobilismo della comunità internazionale. L’Onu deve creare un sistema di prevenzione dei conflitti e di mediazione politica perché quando si sganciano le bombe è troppo tardi. Tutto ciò non si fa e, di fronte ad un’Africa che esplode per la crisi economica e per la richiesta di democrazia, l’Europa dimostra ancora una volta di non esistere: è sempre più evidente che non esiste una politica estera europea.

    Questo è un mondo governato da forti e sporchi interessi economici come quello del petrolio e dell’uranio. Ma di fronte alla coerenza legittima di chi dice «né con Gheddafi né con le bombe» io mi schiero con le popolazioni civili per impedire che le bombe cancellino la loro vita. Sabato 2 aprile anch’io sarò a manifestare, per impegni già presi, a Taranto. Protesterò insieme a tanti cittadini contro la guerra dichiarata dalla diossina alla popolazione di quella città. In dieci anni sono morte 20mila persone a Taranto: la città più inquinata d’Europa. Ma i miei sentimenti e la mia sofferenza sarà anche lì a Roma con voi, a Bengasi e con gli immigrati e profughi che in queste ore fuggono in cerca di una vita migliore.

    Fonte: Terra | vai alla pagina

    Argomenti: guerra, pace, onu, nucleare, armi, manifestazione, referendum, beni comuni, acqua pubblica, Gheddafi | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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