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Pier Luigi BERSANI in data 15 aprile 2011
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Giorgio NAPOLITANO in data 14 aprile 2011
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Dario FRANCESCHINI in data 13 aprile 2011
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Dario FRANCESCHINI in data 13 aprile 2011
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» Giustizia. "Premier come marchese del Grillo"
Antonio DI PIETRO in data 13 aprile 2011
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» Processo breve. "Parlamento umiliato. Da oggi la giustizia e' peggiore''
Benedetto DELLA VEDOVA in data 13 aprile 2011
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» Processo breve: tutto e' fatto per bloccare il processo Mills'
Dario FRANCESCHINI in data 12 aprile 2011
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» Processo Breve: Alfano Ammette Che Blocca Mills
Dario FRANCESCHINI in data 12 aprile 2011
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» Prescrizione breve: seduta notturna per una legge ad personam
Dario FRANCESCHINI in data 12 aprile 2011
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» Quote rosa: il ddl subito in Aula
Dario FRANCESCHINI in data 11 aprile 2011
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» La responsabilità di non votare oggi è della presidenza
Dario FRANCESCHINI in data 07 aprile 2011
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» Processo breve: lo contrasteremo con ogni virgola
Dario FRANCESCHINI in data 06 aprile 2011
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» Alla Camera si esamina la prescrizione breve, al Senato si approvano emendamenti con effetto opposto
Dario FRANCESCHINI in data 06 aprile 2011
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» «L'indignazione della gente può far cadere il governo» - INTERVISTA
Antonio DI PIETRO in data 05 aprile 2011
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» «Governo pericoloso. É nostro dovere scendere in piazza» - INTERVISTA
Rosy BINDI in data 05 aprile 2011
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» La censura a La Russa è un atto forte
Dario FRANCESCHINI in data 05 aprile 2011
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» «Vogliono la piazza? Il popolo li prenderà a monetine in testa» - INTERVISTA
Antonio DI PIETRO in data 04 aprile 2011
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» «Alfano è arrogante e servile. Saremo contro la sua riforma in piazza e in Parlamento» - INTERVISTA
Pier Luigi BERSANI in data 04 aprile 2011
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» Camere a rischio di paralisi
Giorgio NAPOLITANO in data 02 aprile 2011
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» Se ce ne fossimo andati ok a processo breve in un'ora e mezzo
Dario FRANCESCHINI in data 01 aprile 2011
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Furio COLOMBO in data 01 aprile 2011
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Ileana ARGENTIN in data 01 aprile 2011
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» Senza il nuovo verbale la seduta non può riprendere
Dario FRANCESCHINI in data 31 marzo 2011
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Dario FRANCESCHINI in data 31 marzo 2011
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Dario FRANCESCHINI in data 31 marzo 2011
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Dario FRANCESCHINI in data 31 marzo 2011
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Dario FRANCESCHINI in data 30 marzo 2011
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Marco BELTRANDI in data 26 marzo 2011
La nuova opposizione
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(01 aprile 2011) - fonte: il Fatto Quotidiano - inserita il 01 aprile 2011 da 31
Quando inizia una seduta in Parlamento, per prima cosa si dà lettura del processo verbale, ovvero di tutto ciò che è accaduto in quell’aula il giorno prima. La frase di chi presiede l’aula è sempre la stessa, una formula burocratica per poter passare all’ordine del giorno della nuova seduta: “Poiché non vi sono obiezioni, il processo verbale si intende approvato”.
La mattina del 31 marzo il processo verbale della Camera non è stato affatto approvato.Ricorderete che il giorno prima aveva fatto irruzione in Parlamento il ministro della Difesa in preda a concitazione per denunciare la piccola folla che aveva gridato pensieri-opinioni, su di lui e sul governo, mentre “il ministro della Guerra” entrava a Montecitorio. Di tutto ciò non c’era traccia nel verbale letto in fretta per la consueta approvazione.
E forse, per la prima volta nella storia della Repubblica, quella approvazione non c’è stata. Ha vinto l’opposizione, ha perduto la maggioranza, governo incluso. Applausi, congratulazioni e passa parola: “Vedete, altro che andar via come predicavano Ignazio Marino e Rosy Bindi. Sta cambiando il vento”.
Temo che la lezione sia un’altra. La lezione è in una frase che la sera prima La Russa aveva gridato come un pericolo: “Dobbiamo impedire che quello che succede qui dentro si colleghi con quello che succede là fuori”. E qui c’è una prima riflessione per il Pd. Legittimo vantare la “vittoria del verbale” ma sarà bene non dimenticare le circostanze fortunate. Si è vinto per un voto. Comunque, l’ostinazione delle opposizioni ha pagato. A questo punto è chiaro che vi sono solo due percorsi e che la decisione è urgente. Il primo è restare in aula e non cooperare mai, come fanno i Repubblicani americani per bloccare Obama.
Il secondo è di liberarsi dello spettro incombente detto “Aventino” e avere la forza di uscire. Non occorre che sia per sempre. Deputati e senatori di Berlusconi lo hanno fatto – nel 1996 e nel 2006 – varie volte contro i governi di centrosinistra minacciando anche di dimettersi in blocco, senza sapere nulla dell’Aventino. Tutte le “Finanziarie” dei governi di centrosinistra sono state approvate a Camere vuote a metà. Si comincia da qui a dar vita all’incubo che perseguita il tormentato ministro della Guerra: stabilire finalmente il legame “fra quello che succede là fuori e quello che succede qui dentro”.
Fonte: il Fatto Quotidiano | vai alla pagina » Segnala errori / abusi