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Dichiarazione di Simonetta RUBINATO
Contro il riciclaggio reintrodurre l’obbligo di segnalazione
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(01 aprile 2011) - fonte: Il Gazzettino - inserita il 01 aprile 2011 da 31
Il procuratore aggiunto di Venezia, Carlo Mastelloni, commentando i dati del rapporto Fiba-Cisl sul fenomeno del riciclaggio nel Nordest, conferma che l’attenzione è alta, ma rileva anche la contraddizione tra quanto prevede la normativa antiriciclaggio e la disciplina dello scudo fiscale. Contraddizione da me già denunciata in un’interrogazione del maggio scorso (ad oggi senza risposta) ai ministri Tremonti e Maroni per chiedere che cosa intendessero fare dopo l’allarme lanciato dal Governatore di Bankitalia a Napoli durante il Forex del febbraio 2010.Draghi in quell’occasione denunciò il numero esiguo di segnalazioni e invocò un maggior impegno da parte degli intermediari finanziari.
Il Governo, anziché reintrodurre l’obbligo di segnalazione anche per i capitali rimpatriati, si è limitato ad emanare, tre giorni dopo, una circolare del Ministero dell’Economia in cui si ricordano agli intermediari le pesanti conseguenze a loro carico per l’omissione di segnalazioni.
In realtà il Governo ha maldestramente tentato di correre ai ripari dopo aver cancellato, con l’articolo 13-bis del DL 78/2009, l’obbligo per gli intermediari finanziari di segnalare le operazioni sospette di terrorismo e riciclaggio relativamente ai capitali rientrati in Italia attraverso lo scudo fiscale. Cancellazione confermata dalla bocciatura da parte della maggioranza di centrodestra di un mio emendamento che rintroduceva quell’obbligo. C’è da chiedersi quali sarebbero stati oggi i dati dell’indagine Fiba-Cisl se l’obbligo di segnalazione, sulle operazioni di rimpatrio degli oltre 104 miliardi di euro dello scudo fiscale, fosse stabilito per legge e non solo in una circolare.
Sta proprio qui la grave responsabilità di un Governo che, pur di far cassa per ripianare un debito pubblico record, allenta le norme sui controlli imposti dalla stessa normativa comunitaria. Accade anche per il settore dei giochi e scommesse: in tre anni di legislatura ben nove provvedimenti normativi sono stati varati per incentivare quest’attività, arrivando a escludere esplicitamente dagli obblighi antiriciclaggio i soggetti che offrono giochi quali lotto e lotterie a estrazione istantanea o differita. Una contraddizione così evidente che il senatore Pdl Raffaele Lauro di recente ha sottolineato l’esigenza di rafforzare gli strumenti legislativi per contrastare il riciclaggio del denaro sporco attraverso il gioco.
Il fatto che le province del Nordest siano ai vertici della classifica nazionale delle segnalazioni su operazioni sospette sta a dimostrare come il nostro tessuto economico non sia affatto esente dal riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite, ma anche come il sistema di vigilanza funzioni meglio qui che in altre parti del Paese. Di fronte a questa situazione è urgente incalzare il Governo affinché ripristini gli obblighi di segnalazione e rafforzi la disciplina legislativa e l’azione amministrativa e ispettiva di prevenzione e contrasto di un grave fenomeno attraverso il quale le mafie minano alla radice la legalità e la leale concorrenza.
Fonte: Il Gazzettino | vai alla pagina » Segnala errori / abusi