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Dichiarazione di Emanuele Ghionzoli
Risorse per difesa idrica alle Comunità montane. Piemonte e Toscana in prima fila.
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(15 aprile 2011) - fonte: sito web personale - inserita il 15 aprile 2011 da 18908
Qualcosa si muove a livello nazionale per la difesa del suolo. Sono almeno due le notizie che hanno atttirato la nostra attenzione: in Piemonte la Provincia di Cuneo ha sbloccato nei giorni scorsi 5 milioni e mezzo di euro che verranno ripartiti tra le sei Comunità montane del territorio. Si tratta dei "fondi Ato", che gli enti sovraccomunali utilizzano per la difesa delle fonti idriche e la tutela dell'assetto idrogeologico del territorio."La legge regionale vigente - spiega il presidente dell'Uncem Piemonte, Lido Riba - stabilisce che venga assegnata alle Comunità montane una quota della tariffa dell'acqua potabile, in misura non inferiore al 5 per cento. La Provincia di Cuneo aveva fissato l'8 per cento della tariffa. Sono fondi vincolati alle opere per il mantenimento dell'assetto idrogeologico, la prevenzione di eventi calamitosi come alluvioni e frane, la difesa delle fonti idriche.
Nelle nostre vallate si trovano infatti le fonti che assicurano l'arrivo dell'"oro blu" nelle case. I fondi assegnati per interventi in atto, ci permettono di proteggere il bene pubblico per eccellenza, qual è l'acqua, a vantaggio di tutti. Gli effetti delle opere e della difesa delle fonti sono di grandissima importanza. Le Comunità montane sono il naturale soggetto che può gestire questi interventi, grazie alla particolare conoscenza delle aste fluviali, del reticolo idrografico territoriale, ma anche dei punti deboli del territorio montano in cui fare interventi preventivi".
Altra notizia riguarda la Toscana: la Regione ha messo a punto una nuova normativa per la pianificazione del territorio per migliorare la prevenzione del rischio idrogeologico, idraulico e sismico.
“D'ora in poi - ricorda Emanuele Ghionzoli consigliere del comune di Fabbriche di Vallico - i comuni potranno procedere all’approvazione di qualsiasi strumento o atto di governo del territorio dopo aver ottenuto l’esito positivo del controllo da parte della Regione, tramite gli uffici del Genio Civile. Il problema più grande è dove reperire le risorse necessarie per soddisfare le nuove norme vista la situazione in cui versano i comuni montani toscani”.
Fonte: sito web personale | vai alla pagina » Segnala errori / abusi