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Restiamo umani.
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(15 aprile 2011) - fonte: www.fabioevangelisti.it - inserita il 17 aprile 2011 da 17953
Avevo già avuto modo di parlare di lui. Era il 2008, ed in aula, presentai un’ interrogazione per avere notizie circa il suo arresto, effettuato dalle autorità israeliane il 18 novembre. Con lui arrestati 14 pescatori palestinesi. Secondo i guardacoste della marina israeliana, Arrigoni con gli attivisti e i pescatori si trovavano al di fuori della zona di pesca autorizzata dalle autorità israeliane. Era una persona speciale Vittorio Arrigoni. Trentasei anni di volontariato e battaglie in difesa delle cause che lui riteneva giuste, un uomo valoroso e coraggioso, che davvero credeva nel mondo inteso come villaggio globale e che per questo si spendeva per una causa che non poteva interessare solo i protagonisti, ma che, come cittadini del mondo, doveva riguardare e coinvolgere tutti. Lavorava a Gaza per l’ internetional Solidarity Movement, una ong che si batte per la causa palestinese. A Gaza lui viveva e trascorreva le sue giornate, in mezzo alla guerra, tra fame e disperazione, coprifuochi e amici che la sera, a volte, non tornano a casa. Attraverso i social network comunicava col mondo, mostrandoci tutti gli aspetti di questa lunga, sanginosissima guerra. Per una assurda, inspiegabile ironia della sorte, a privarlo della vita è stata la popolazione, (anzi, per la precisione una sua piccola parte,) che lui amava e difendeva. Un gruppo estremista salafita di Gaza, infatti, attraverso un cruento video ne ha rivendicato la paternità, davanti agli occhi attoniti e sconvolti dell’intero globo. In quel video, spietato ed irrevocabile processo sommario senza possibilità di arringa difensiva, Vittorio veniva accusato di propagare i vizi dell’ occidente fra i palestinesi e l’Italia di combattere contro i paesi musulmani. Non si è potuto difendere, Vittorio, a noi non è stata dato il tempo di replicare, allora, come lui, attraverso questa finestra sul mondo, una cosa a questa gente vogliamo dirla, anche se troppo tardi: “E’ vero, la vostra accusa aveva un fondamento. Vittorio propagava davvero alcuni vizi dell’Occidente a casa vostra: il vizio della libertà, della democrazia e della pace”. Ma, soprattutto, ricordava sempre a tutto il mondo:”…RESTIAMO UMANI” e si firmava Vichy
Fonte: www.fabioevangelisti.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi