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Dichiarazione di Marco CAPPATO


 

«È associazione a delinquere. Il presidente deve dimettersi» - INTERVISTA

  • (15 aprile 2011) - fonte: la Repubblica ed. Milano - Alessia Gallione - inserita il 15 aprile 2011 da 31

    La sua richiesta torna a farla adesso. Con ancora più forza: «Roberto Formigoni dovrebbe dimettersi perché, al di là dell'aspetto giudiziario, è lui il responsabile politico di questa truffa elettorale» attacca il radicale Marco Cappato, primo candidato alle comunali per la lista Bonino-Pannella.

    Cappato, siete stati voi a denunciare le firme false del listino di Formigoni. Adesso la procura ne ha trovate anche di più, allargando il fronte alla lista del Pdl.

    «Nessuno, che si fosse preso la briga di spendere due minuti per andarle a vedere sul nostro sito, avrebbe dubitato che le firme fossero false. Quelle del Pdl non avevamo avuto modo di guardarle. Ora ci sono due piani: uno giudiziario e l'altro politico».

    Partiamo dal caso giudiziario.

    «C'è una questione che riguarda la validità delle Regionali. La presentazione della lista di Formigoni è stata realizzata con una truffa elettorale, attraverso la falsificazione di un numero di firme più che sufficiente a invalidare la lista stessa e le elezioni».

    Chiedete nuove elezioni, quindi?

    «I cittadini lombardi hanno il diritto di andare finalmente a votare attraverso una consultazione regolare. A meno che la giustizia amministrativa decida di guardare dall'altra parte, inventando cavilli come quelli tirati fuori finora per seppellire la verità».

    Dopo questa azione della procura, dal punto di vista amministrativo tornerete alla carica?

    «Ovunque e comunque. È chiaro che intraprenderemo qualsiasi azione possibile. C'è però un'altra questione che riguarda le responsabilità: nel registro degli indagati sono stati iscritti gli autenticatori. Queste persone non si sono mosse ciascuna per conto proprio, ma hanno costituito una associazione a delinquere contro i diritti civili e politici dei cittadini che non può che essere stata coordinata da un responsabile politico».

    Chi è questo responsabile?

    «Dal punto di vista giudiziario è dovere della magistratura accertarlo, senza limitarsi agli esecutori materiali. Quel che è certo, per me, è che esiste un responsabile politico ed è Roberto Formigoni. È lui che ha scelto di metterci la faccia accusandoci immediatamente di avere manomesso i suoi moduli: siamo davanti a una sporca menzogna e a 14 mesi di occultamento della verità. Se anche, come gli auguro, Formigoni risultasse estraneo, era certamente nelle condizioni di rendere conto ai cittadini. Invece ha scelto la strada della diffamazione della lista Bonino-Pannella senza mai nemmeno scusarsi di fronte all'evidenza».

    Basterebbero solo le scuse?

    «Visto che in politica non c'è niente di più sacro della parola data, l'unico atto di dignità che può compiere è dimettersi. Questo, prima che faccia il suo corso o la giustizia o la prescrizione della malagiustizia all'italiana modello "Oil-for-food"».

    Quanto può influire questo caso sulle Comunali?

    «Credo che la gente comprenda l'importanza del rispetto delle regole: più sarà informata e consapevole della gravità della truffa realizzata, meno potrà fidarsi del sistema di potere che ha portato a tutto ciò. Chi lotta ogni giorno contro i soprusi della burocrazia detesta i privilegi dei potenti».

    Fonte: la Repubblica ed. Milano - Alessia Gallione | vai alla pagina

    Argomenti: diritti civili, pdl, regione Lombardia, elezioni regionali 2010, firme, responsabilità politica, Lista Bonino – Pannella, Formigoni | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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