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Dichiarazione di Leonardo RAITO
Due ore di inglese aggiuntivo nelle scuole
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(16 aprile 2011) - fonte: Nota stampa - inserita il 16 aprile 2011 da 812
Credo che faremmo un ottimo servizio al nostro paese se prevedessimo, alla scuola primaria, l’insegnamento aggiuntivo di due ore di inglese con un docente di madrelingua. Con un corso di cinquanta ore annuali, i ragazzi delle primarie, bambini che vanno dai cinque ai dieci anni, avrebbero quell’elasticità mentale e quella predisposizione all’apprendimento che permetterebbe loro di conoscere regole e pronuncia e di metterli in condizione di affrontare le sfide del mondo globale e globalizzato.Ormai, lo si ripete da più parti, la buona conoscenza della lingua inglese diventa fondamentale, non solo per andare a lavorare o vivere all’estero, ma anche per dialogare sugli scenari mondiali. Per un’azienda italiana sono sempre più frequenti e costanti gli scambi con aziende estere: fornitori, clienti, consulenti. La stessa fraseologia del mondo economico si è arricchita di termini inglesi: ecco quindi che si rende necessaria un’inversione di tendenza.
Come fare? Come conciliare questa proposta con il calo delle risorse messe a disposizione delle scuole? Credo che in questo caso i ragionamento da fare siano su tre possibili strade. O un progetto ministeriale che, opportunamente finanziato, permetta questa proposta. O una interazione stretta tra istituti comprensivi e comuni di riferimento, che permetta di individuare le risorse per programmare i corsi. Ultima istanza, una richiesta di un contributo alle famiglie dei ragazzi che studiano nei comprensivi.
Per un comprensivo medio di 400 studenti, un contributo minimo di 20 euro l’anno, da parte delle famiglie, permetterebbe di ottenere 8.000 euro di risorse da investire in questi corsi di lingua. Nonostante le difficoltà, occorre non smettere di investire in conoscenza e cultura. Per costruire una società migliore, fatta di opportunità per i nostri giovani.
Fonte: Nota stampa | vai alla pagina » Segnala errori / abusi