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Dichiarazione di Giorgio NAPOLITANO

Alla data della dichiarazione: Pres. della Repubblica


 

«L'ulteriore impegno dell'Italia in Libia naturale sviluppo della linea fissata nel Consiglio Supremo di Difesa e confortata da ampio consenso in Parlamento»

  • (26 aprile 2011) - fonte: Quirinale.it - inserita il 26 aprile 2011 da 31

    "Ancora oggi, ad ormai 66 anni di distanza da quella giornata storica, la Festa della Liberazione richiama alla nostra mente l'idea del compimento di un'opera, del termine di un percorso : la riconquista - per l'Italia - della libertà, dell'indipendenza e dell'unità, a fondamento della rinascita della democrazia". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione dell'incontro con gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e Partigiane e delle Associazioni d'Arma.

    "Ma sul significato nazionale di questa ricorrenza a centocinquantanni dall'Unità d'Italia ho parlato ieri all'Altare della Patria e non ritornerò anche perché i drammatici eventi - ha affermato il Presidente Napolitano - che accadono oltre le nostre frontiere ma intorno a noi e le profonde ripercussioni che essi hanno sul nostro stesso paese e presumibilmente ancor più avranno sul suo futuro ci inducono a guardare al 25 aprile 1945 in una prospettiva più ampia ed attuale. Oggi ci interroghiamo - ha infatti rilevato il Capo dello Stato - in Europa e in tutto l'Occidente, sulla possibilità di rivoluzioni o evoluzioni democratiche nel mondo arabo, fatto senza precedenti e carico di potenzialità straordinarie. E le previsioni non sono facili ; né è semplice il compito che può spettare a paesi come il nostro. Ma ciò non toglie che sentiamo - in particolare noi italiani nel ricordo delle lotte di liberazione e del 25 aprile - di non poter restare indifferenti di fronte al rischio che vengano brutalmente soffocati movimenti comunque caratterizzati da una profonda carica liberatoria".

    Il Presidente Napolitano ha ribadito che "non potevamo restare indifferenti alla sanguinaria reazione del colonnello Gheddafi in Libia: di qui l'adesione dell'Italia al giudizio e alle indicazioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e quindi al piano di interventi della coalizione postasi sotto la guida della NATO. L'ulteriore impegno dell'Italia in Libia - annunciato ieri sera dal Presidente del Consiglio Berlusconi - costituisce il naturale sviluppo della scelta compiuta dall'Italia a metà marzo, secondo la linea fissata nel Consiglio Supremo di Difesa da me presieduto e quindi confortata da ampio consenso in Parlamento".

    "Naturalmente - ha proseguito il Presidente - sappiamo bene come ai problemi di fondo che si pongono nei paesi dell'area africana e mediorientale lo strumento militare non può dare l'insieme delle risposte necessarie. La risposta di fondo anche al rischio di flussi migratori disperati e convulsi verso le nostre sponde, sta in un fattivo, forte impegno di cooperazione allo sviluppo dei paesi delle sponde Sud ed Est del Mediterraneo. Dobbiamo portarci all'altezza delle nostre responsabilità come mondo più sviluppato e ricco, mostrare lungimirante generosità, essere non solo coerenti con principi e valori di solidarietà, ma capaci di comprendere quale sia il nostro stesso interesse guardando a un futuro che è già cominciato".

    Per il Presidente Napolitano "nulla sarebbe più miope, meschino e perdente, del ripiegamento su sé stesso di ciascuno dei paesi membri dell'Unione Europea. Ciascuno dei nostri paesi ha un avvenire solo se scommette sull'unità dell'Europa, e sull'assunzione delle responsabilità che ci competono in un mondo così fortemente cambiato e in via di cambiamento. E questo è in realtà l'autentico significato della partecipazione dell'Italia e delle sue Forze Armate alle missioni internazionali".

    Fonte: Quirinale.it | vai alla pagina

    Argomenti: missioni internazionali, guerra, forze armate, politica estera, militari, unione europea, Nato, Presidente della Repubblica, Parlamento Italiano, ONU - Nazioni Unite, Libia, mediterraneo, Gheddafi, Nord Africa | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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