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Dichiarazione di Gianni ROSSONI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: FI)  - Assessore Regione Lombardia (Partito: PdL) 


 

Lavoro, Rossoni: 1 mln per rilancio apprendistato

  • (02 maggio 2011) - fonte: Lombardia Notizie - inserita il 03 maggio 2011 da 10474
    Regione Lombardia stanzia un milione di euro per il rilancio dell'apprendistato di primo livello, finalizzato al conseguimento di una qualifica di Istruzione e formazione professionale per i giovani di età compresa tra i 15 e i 18 anni. Sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL) è stato pubblicato un avviso che illustra caratteristiche e contenuti dell'iniziativa. ACCORDO CON MUIR - Prima in Italia ad intraprendere una politica di questo livello, Regione Lombardia ha siglato un accordo con il Ministero Istruzione Università e Ricerca (MIUR) per completare l'applicazione dell'apprendistato previsto dalla legge Biagi: oltre all'apprendistato professionalizzante e a quello in alta formazione (articoli 49 e 50 del decreto legislativo 276/03), già operativi, si realizzano le condizioni che consentono di assumere apprendisti in "Diritto Dovere di Istruzione e Formazione" per il raggiungimento di un titolo di qualifica del sistema di "Istruzione e formazione professionale". Con questa iniziativa si archivierà definitivamente l'apprendistato per i minorenni ai sensi della legge Treu (196/1997), attivo ancora per la fase transitoria nelle more della piena attuazione della legge Biagi, che prevedeva una formazione di 240 ore per l'apprendista. Questo nuovo contratto di apprendistato, rivolto ai giovani dai 15 anni, opera un salto di qualità dell'apprendistato di primo livello, portando la formazione a 400 ore e permettendo ai ragazzi minorenni di raggiungere un titolo di studio attraverso il lavoro. NUOVI PERCORSI FORMATIVI - Con la piena valorizzazione del valore formativo ed educativo del lavoro, i ragazzi potranno così raggiungere i medesimi obiettivi dei percorsi di istruzione e formazione professionale del sistema formativo regionale, sia in termini di competenze professionali, sia per quanto riguarda le competenze base di cittadinanza. In questo modo l'apprendistato diventa a tutti gli effetti un'altra modalità per l'acquisizione di un titolo di studio, parallelo alla formazione d'aula. Il diritto dovere di istruzione e formazione ha lo scopo di far raggiungere a tutti i ragazzi un nucleo di competenze base di cittadinanza, necessarie per la vita e il lavoro. La modalità però non può essere solo l'istruzione; già da tempo Regione Lombardia è intervenuta per consentire di assolvere l'obbligo di istruzione anche nei corsi di formazione professionale regionali che portano ad una qualifica. "E' quanto mai necessario sostenere i giovani più deboli a scuola - commenta l'assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni - con forme alternative, valorizzando innanzitutto il lavoro quale luogo di apprendimento, per raggiungere un titolo di studio". L'AVVISO - L'avviso pubblicato oggi sul BURL prevede 45 giorni di tempo per presentare progetti sull'apprendistato da parte di operatori accreditati o riuniti in Associazione Temporanea. Le Istituzioni Formative e le Associazioni Temporanee devono avere un'esperienza di almeno tre anni nei percorsi DDIF (Diritto-Dovere di Istruzione e Formazione, così come previsto dal contratto di apprendistato disciplinato dal Decreto Legislativo 276/2003), o esperienza in percorsi di alternanza scuola-lavoro. Per ciascun progetto il valore massimo finanziabile per anno è di 250.000 euro, mentre la dote per ogni singolo apprendista è di 6.000 euro. Il contratto di apprendistato, così come prevede la norma, dovrà essere in forma scritta, non superiore ai tre anni. Per ciascun giovane dovrà essere elaborato un Piano Formativo Individuale che costituisce parte integrante del contratto di apprendistato. Il tutor aziendale coordinerà le diverse attività previste dal percorso di formazione. I progetti che saranno selezionati si occuperanno della formazione esterna degli apprendisti, grazie al sistema dote e in stretto raccordo con le aziende; dovranno inoltre svolgere un servizio di informazione e di help desk per la prima fase di avvio di questo nuovo contratto.
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