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Dichiarazione di Rosa Jervolino Russo

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune Napoli (NA) (Partito: PD)  - Consigliere  Consiglio Comunale Napoli (NA)


 

«Ecco perché Berlusconi mi odia» - INTERVISTA

  • (07 maggio 2011) - fonte: Lettera43.it | Ansa - inserita il 08 maggio 2011 da 31

    Il sindaco di Napoli accusa anche il Pd di non averla aiutata.

    Il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino ha spiegato in un’intervista rilasciata all’Ansa perché, secondo lei, Silvio Berlusconi la odia. E ha anche accusato il proprio partito, il Pd, di non esserle stato accanto nei momenti difficili per la città.

    «Il Partito Democratico non mi è stato accanto e non sempre ha avuto l’umiltà di capire, prima di giudicare. Ho sempre molto creduto e continuo a credere nel Partito Democratico. Devo dire che a Napoli non l’ho mai sentito vicino e neanche il partito di Roma. Napoli è la città con il più alto tasso di disoccupazione, povertà, carenza di strutture. Se uno non conosce la realtà di Napoli non riesce neanche a immaginarle le difficoltà, non dico a capirle».

    «Il Partito democratico non ha avuto l'umiltà per capire i problemi di Napoli?»

    La Iervolino, dopo dieci anni da sindaco, è stata ritratta dagli oppositori come simbolo di tutto ciò che non è stato fatto oppure è stato fatto male. «Napoli», ha spiegato, «è una città dove c’è la camorra, dove ci sono mille problemi, e allora bisogna avere l’umiltà di capire prima di giudicare. E non sempre anche a livello centrale, il partito ha avuto questa umiltà. Non ha capito e ha giudicato male. O semplicemente se ne è disinteressato. A livello locale è ancora troppo diviso in gruppi e gruppetti personali, non riesce a volare alto».

    «Berlusconi non mi ha mai amata»

    Non sono mancate alcune considerazioni indirizzate al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: «Quando ha vinto la prima volta, era dopo la nostra sconfitta nel 1994, Martinazzoli non si fece trovare e fui nominata reggente del Partito Popolare. Il governo del partito straordinario era composto da me e dai due capigruppo che erano Mancino per il Senato e Andreatta per la Camera.
    A Berlusconi mancava qualche parlamentare al Senato per avere la maggioranza, tanto è vero che ne comprò due o tre. Convocò la delegazione del Partito popolare e appena entrammo nella stanza Berlusconi ci disse: ecco tre magnifici ministri del Governo Berlusconi. E noi gli dicemmo: Presidente, tre leali oppositori del Governo Berlusconi. Così portammo il Ppi, piccolo ma in grado di fare appunto l’ago della bilancia, all’opposizione. È logico, dunque, che Berlusconi non mi ha mai amata».

    «Mi sono sempre opposta ai poteri forti»

    Iervolino ha anche rivendicato di aver opposto resistenza ai poteri forti: «Non ho mai ceduto a pressioni di interesse e non ho mai fatto qualcosa perché poteva far comodo a qualcuno che aveva la proprietà dei giornali o grossi altri poteri. Cosa mi ha fatto male in questi anni? Mi ha fatto male praticamente tutto, anche se sono orgogliosa, posso essere con il cuore a pezzi ma non lo lascio vedere. Mi ha fatto male che la mia città, della quale avevo un’immagine forse un pochino troppo dolce avesse uno stile di politica e di informazione mentitore, selvaggio e cattivo. Io sono stata parlamentare di Roma, d’Abruzzo, ho fatto campagna elettorale in Sardegna, non ho mai trovato uno stile che arrivasse alla cattiveria personale, uno stile non rispettoso».

    E il rapporto con il Consiglio comunale?

    «Ricordo con grande rispetto il consiglio comunale, non ho perso una sola seduta, anzi una sola quando nel primo mandato sono andata a maggio due giorni a Lourdes - sottolinea - ed ora mi viene anche da pensare che se fossimo riusciti a non sbranarci a vicenda e a lavorare insieme, forse avremmo potuto fare molto di più».
    «Consiglio di non promettere né cose che fuoriescono dal nostro mandato, né cose che non sarebbero fattibili. Certo che sarebbe fattibile aggiustare tutte le strade, ma i soldi?», ha sottolineato. «Non ho avuto un buon trattamento dalla stampa, ma ho avuto un buon trattamento dalla gente e sa perché? Perché la gente si fida e sa che se una cosa non è possibile dico no subito. Quindi al mio successore chiedo di essere sincero, di rispettare la gente di Napoli che è gente meravigliosa».

    Fonte: Lettera43.it | Ansa | vai alla pagina

    Argomenti: napoli, pd, Stampa, Corruzione dei politici della II repubblica, Berlusconi Silvio, sindaco di Napoli | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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