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Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Pres. del Consiglio   (Partito: PdL) 


 

«Forti in Parlamento, abbiamo i numeri. Votare? Facciano ciò che vogliono» - INTERVISTA

  • (09 maggio 2011) - fonte: Corriere della Sera - Marco Galluzzo - inserita il 09 maggio 2011 da 18670

    Una foto con la figlia, una con la moglie, poi tutti insieme. Alla fine del comizio Silvio Berlusconi riceve mazzi di fiori e regala sorrisi-ricordo al candidato sindaco del Pdl, Settimo Nizzi. C'è nella folla che attende all'uscita dell'albergo un ragazzo che grida «vergogna», che viene allontanato, ma il Cavaliere lo ignora, stringe mani, si dirige verso i suoi elettori, posa ancora una volta per le fotografie. Si parla anche della vittoria del campionato da parte del Milan e anche del suo peso forma, perché qualcuno lo vede dimagrito: «Dimagrito sì, è vero. Ma ahimè lo ero. Poi però è iniziata la campagna elettorale, tutte queste cene, non ci si può sottrarre, abbiamo già ripreso qualche chilo». Il capo del governo si tocca la pancia, il suo viso rinviene motivi di rammarico: «Anche ieri sera, per festeggiare la squadra, abbiamo rinunciato alla dieta».

    Presidente lei ha parlato anche dei sottosegretari che ha appena nominato. Ma non ha detto nulla delle parole di Napolitano in proposito.

    «Guardate, sino ad ora sono stato zitto perché non c'è alcun motivo di fare polemica, la polemica la cercate sempre voi giornalisti, ma in questa cosa non c'è assolutamente nulla da dire. Lo scontro continuo fra le istituzioni lo costruite voi, ma non c'è. E poi l'ho detto dal palco: non c'è scandalo, quello semmai era di Prodi, che arrivò a 105 membri del governo, noi ne aggiungiamo una decina, che male c'è?».

    Eppure il Quirinale dice che è cambiata la maggioranza, rispetto alle elezioni politiche, lei condivide?

    «Noi abbiamo i numeri in Parlamento, siamo forti, se ci dovrà essere un voto delle Camere non c'è alcun problema. Se vogliono votare, benissimo, facciano quello che vogliono».

    E di Bossi che dà ragione al Colle che dice?

    Berlusconi ci pensa su, accenna un sorriso: «E che vi devo dire? Che ha fatto bene, benissimo».

    Sembra vi sia una lieve ironia, il tono è diplomatico, ma chi sta poco distante, una vecchia volpe del Pdl come Piero Testoni, interpreta così le parole del premier: «Con Bossi c'è da sempre una parte e dei ruoli, in questo caso è toccato ad Umberto dar ragione ufficialmente a Napolitano; è un gioco delle parti che fra i due va avanti da alcuni anni, non c'è nulla di cui stupirsi».
    Prima di infilarsi in macchina c'è ancora spazio per due battute.

    Lo scudetto del Milan quanto vale in termini di voti? Vi fa vincere al primo turno?

    «Quello che vale sono 75 milioni per le casse della società, un risultato molto importante».

    E in termini di consenso indiretto, per le amministrative?

    «Nooo, questo non lo credo, non c'è un effetto scudetto, le elezioni le vinciamo con la forza dei nostri elettori, come è sempre accaduto».

    Fonte: Corriere della Sera - Marco Galluzzo | vai alla pagina

    Argomenti: presidente Napolitano, Bossi Umberto, sottosegretari | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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