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Dichiarazione di Gian Paolo GOBBO

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune Treviso (TV) (Partito: Lega)  - Consigliere  Consiglio Comunale Treviso (TV) (Lista di elezione: Lega) 


 

Il Gay pride? «Mai nella mia città»

  • (12 maggio 2011) - fonte: Corriere del Veneto - inserita il 16 maggio 2011 da 862

    A Napoli ci vorrebbe Gentilini.

    «Solo Gentilini può salvare Napoli». Lo ha detto a KlausCondicio, la trasmissione di Klaus Davi in onda su YouTube, il sindaco leghista di Treviso e segretario veneto del Carroccio Giampaolo Gobbo, alludendo al suo predecessore alla guida dell’amministrazione municipale.

    «A Napoli manca il buon esempio, manca «el manego», cioè il manico come diciamo noi. La realtà di Napoli è di un sistema che è stato lasciato andare, c’è un modo di essere e di fare che non va assolutamente bene; mi riferisco, per esempio, al non utilizzo del casco, all’abitudine di salire in moto più di due persone alla volta, e di altre cose». Per dare una mano, dice con una battuta, «potrei mandare Giancarlo Gentilini, lo «sceriffò numero uno». Per l’esponente del Carroccio, «è umiliante avere l’esercito che va a fare lo spazzino: prima a Lampedusa, poi a Napoli. Non possiamo lasciare che si occupi di certe cose, non è il suo compito, soprattutto in un momento del genere».

    Bassolino.
    «È stato per 12 anni commissario straordinario e non è riuscito a risolvere la questione rifiuti a Napoli. Una cosa del genere non è ammissibile, significa incapacità, mancanza di sensibilità per i propri cittadini. Se una cosa del genere accadesse in una qualsiasi città del nord, sarebbero già partiti i magistrati, perchè gli amministratori sono i primi responsabili della salute dei cittadini e il problema delle immondizie rientra nella sfera specifica della salute dei cittadini».

    Contro il Gay Pride
    «Finchè sarò sindaco non si farà mai a Treviso. Certi eccessi possono danneggiare la libido di bambini e adolescenti, come dimostrano alcuni studi che gli psicologi dovranno approfondire, e che riguardano l’evidente crisi di rapporto tra sessi opposti. Essere gay - continua - non è un vincolo e ci mancherebbe altro. Ma io sono ancora di quella mentalità per cui la mia libertà finisce dove inizia quella degli altri, per questo giudico sbagliate manifestazioni come il Gay Pride, perchè rappresentano una provocazione, un modo per far vedere che qualcuno può fare tutto quello che vuole, e questo non va bene: ostentare a tutti i costi la diversità come fosse un dono è razzismo al contrario».

    «Non premetterei mai il Gay Pride a Treviso - continua Gobbo - è un modello negativo per i bambini, per l’evoluzione culturale e naturale della persona. Andare mascherati sui carri è una carnevalata; gli eccessi e le esagerazioni di certe manifestazioni offrono un modello esasperato che può essere molto negativo per i giovani, che già soffrono un calo di libido, di voglia nel sesso opposto, a causa di internet, della tv e della pornografia». Per l’esponente del Carroccio, «c’è già una netta crisi fra i due sessi, a cui è sbagliato aggiungere l’ostentazione e gli estremismi del Gay Pride, dove al pari dei rave party i giovani arrivano a sfinirsi fisicamente, all’insegna di masochismo e autodistruzione, ma non di un’evoluzione di se stesso».

    Fonte: Corriere del Veneto | vai alla pagina

    Argomenti: gay, omofobia, nord est, bassolino, napoli, veneto, Lega Nord, rifiuti napoli, gay pride, leghisti, sindaco di Treviso | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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