Ti trovi in Home  » Politici  » Gaetano Quagliariello  » "Le radicalizzazioni non pagano"

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Gaetano Quagliariello

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI) 


 

"Le radicalizzazioni non pagano"

  • (17 maggio 2011) - fonte: rassegnastampa.mef.gov.it - inserita il 17 maggio 2011 da 18670
    http://rassegnastampa.mef.gov.it/mefnazionale/View.aspx?ID=2011051718683119-1 Avvenire di martedì 17 maggio 2011, pagina 7 Intervista a Gaetano Quagliarello - "Le radicalizzazioni non pagano" - "Radicalizzare lo scontro non ci conviene Avere il sindaco uscente ci ha penalizzato" Quagliariello (Pdl) «Le radicalizzazioni non pagano» IASEVOLI A PAGINA 7 «Radicalizzare lo scontro non ci conviene Avere il sindaco uscente ci ha penalizzato» Quagliariello «Noi siamo moderati, sbaglia chi ci porta a esasperare i toni. Silvio ci ha messo la faccia...» DA ROMA MARCO IASEVOLI Imotivi dell'inatteso risultato milanese, secondo Gaetano Qua-gliariello, sono due. Il primo: «Non c'è stato l'effetto-amministrative». Cioè, senatore? «Beh, sa, non si è verificato quell'effetto positivo legato al sindaco uscente... sia chiaro, io non conosco e non giudico l'operato della Moratti e della giunta uscente, registro un dato...». E il secondo motivo? «Mah, la campagna elettorale è stata zigzagante, senza una linea coerente, certe radicalizzazioni improvvise pagano per altri, non per un partito moderato come il nostro». Partita persa allora? «Ma nient'affatto, con il ballottaggio è tutto aperto, i conti si fanno alla fine, sciamo compattare il fronte moderato. E poi ricordiamoci che se strappiamo almeno una grande città, e facciamo passare altri centri dalla parte nostra, possiamo dire di averla spuntata. Non dimentichiamo che siamo forza di governo...». Senatore, ha l'aria di chi aveva preannunciato i rischi di alzare i toni... Non l'ho mai nascosto, poi in questo caso i toni forti nemmeno si addicevano all'immagine della nostra candidata. Era giusto rispondere agli attacchi dun, quella è la città dei cinque processi al premier, ma andare oltre era inutile. La nostra, al massimo, doveva essere una "radi-calizzazione moderata". Ha pesato l'attacco della Moratti a Pi apia in diretta tv? È il complesso delle cose che va analizzato, è tutta la campagna elettorale che non ha avuto un indirizzo lineare. In molti nel Pdl hanno individuato la regia dei toni aspri in Santanché e Sallusti. Non mi risulta e non posso dirlo. Sul terreno delle radicalizzazioni che non pagano ha giocato anche Berluscom, che a Milano sembra aver dimezzato il suo pacchetto voti? E stato chiesto al premier un impegno diretto, e Berlusconi ci ha messo la faccia come fa un vero leader. È davvero possibile una risalita? Certo, c'è un bacino di voto moderato, bisogna fare una campagna in quella direzione. Non ha pesato anche il duello Pdldelle ultime settimane? La ha "odorato" che una parte del suo elettorato rischiava di essere preso dal voto protesta, ha avuto una linea, diciamo così, di lotta e di governo, accentuando le disarmonie. Ma siamo entrambi forze di governo, le scelte impopolari che si prendono quando si governa le paghiamo insieme. Non abbiamo alternative a stare insieme. Quando dice "unire i moderati" si appella al Terzo polo? A Milano dobbiamo evidenziare che aldilà dei problemi il moderatismo raccoglie la parte migliore della città.
    Fonte: rassegnastampa.mef.gov.it | vai alla pagina
    Argomenti: sindaco, milano, ballottaggio, gaetano quagliariello | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato