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Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Pres. del Consiglio   (Partito: PdL) 


 

"FORSE HO SBAGLIATO MA ALMENO CI HO MESSO LA FACCIA"

  • (17 maggio 2011) - fonte: rassegna.governo.it - inserita il 17 maggio 2011 da 18670
    http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=61039440 FORSE HO SBAGLIATO MA ALMENO CI HO MESSO LA FACCIA" Da "IL SECOLO XIX" di martedì 17 maggio 2011 LO SFOGO DOPO I RISULTATI NEL CAPOLUOGO LOMBARDO «Forse ho sbagliato ma almeno io ci ho messo la faccia» Cavaliere furioso: non sarò il capro espiatorio GIOVANNI PALOMBO ................................................................................................................... ROMA. «La colpa è della Moratti, della Lega, del partito, di Tremonti che non ha voluto abbassare le tasse». Silvio Berlusconi ieri non voleva sentire ragioni. Non ci sta ad indossare i panni del capro espiatorio. Ha visto ridursi e di molto - le preferenze. Ha visto il suo sogno di conquistare Milano e Napoli al primo turno andare in frantumi. Certo, forse si è sbagliato - ragionava a politicizzare troppo il voto, ma sono l`unico ad averci messo la faccia. Già nel pomeriggio, dopo i primi dati che davano Giuliano Pisapia vicino al 50%, è partito il processo al premier. Sul banco degli imputati c`è lui, c`è la sua decisione di aver trasformato queste amministrative in un referendum su se stesso. «Un errore madornale», per Umberto Bossi che non ha mai nascosto la sua irritazione. «Doveva parlare dei problemi della gente, ha finito per parlare ancora una volta dei suoi». Ed ora? A villa San Martino è scattato l`allarme rosso. La convinzione è che il Carroccio voglia sfilarsi definitivamente e che si disimpegnerà anche in vista del 29 maggio. Roberto Calderoli è l`unico che si è spinto a schierarsi al fianco del Cavaliere. Il partito di via Bellerio già ha posto i primi paletti: niente legge per allargare ancor di più l`esecutivo, stop ai "responsabili", stop al dl antidemolizioni e basta anche con lo scontro con Napolitano e i magistra- ti. «Serve subito una inversione di tendenza, Berlusconi ha sbagliato tutto. Ora sta rischiando», ragionava Bossi rinchiuso nel suo quartier generale. Nel mirino anche la riforma della giustizia. I ministri del Pdl tremano, la consapevolezza è che le cose possano precipitare da un momento all`altro. Il premier a chi lo ha chiamato al telefono ha raccomandato unità e calma: «Nessuna ripercussione, capovolgeremo la situazione». Ma se il presidente del Consiglio si dice convinto della possibilità di andare avanti, l`uomo Berlusconi è consapevole di uscire ridimensionato dal voto. Amareggiato, deluso. E poca importa se continua a ripetere ai suoi che «la Moratti ha dato una pessima prova di sè», che «il partito non c`è» e che la Lega «ha giocato allo sfascio». L`uomo Berlusconi è conscio della difficoltà del momento: «Non escludo nulla», ha spiegato ad un ministro, «vediamo cosa succede». L`analisi del voto del Cavaliere parte da un dato inconfutabile: a Milano ha prevalso un candidato espresso da Sel, a Napoli ha ottenuto un ottimo risultato un esponente dell`Idv. «Il Pd dovrebbe piangere invece che gridare alla vittoria e il Terzo Polo è scomparso» Si studiano le prossime strategie. Si cercherà di insistere sui moderati di Fli e Udc, si punterà ancora una volta su Casini per far convergere i voti dei moderati sulla Moratti. Ci sarà un cambio di rotta, prevarrà la decisione di puntare sul territorio, sui problemi della città. Ma lo stesso presidente del Consiglio ha confidato, in un attimo di sconforto, che «la situazione è disperata». Adolfo Urso e Andrea Ronchi possono poco, «a Milano la battaglia potrebbe essere già persa». Naturalmente l`uomo di palazzo Chigi venderà cara la pelle, chiederà a Bossi di scendere al suo fianco per uno sforzo estremo. In cambio potrebbe essere disposto a dare al Senatur le contropartite che desiderava: la candidatura per il 2013 e anche il decentramento dei ministeri. Tenterà di tutto il Cavaliere, giurano i suoi uomini. Il problema, però, è che anche in via dell`Umiltà si è certi che «Berlusconi non basta più», che sia arrivato il momento di guardare oltre. Quella strategia di essere avvinghiato al destino dei "Responsabili" non ha pagato. E il partito è pronto a scoppiare. «Non può sempre parlare dei suoi processi, la gente si è stancata», è l`opinione di molti ex azzurri e non solo di Giuliano Ferrara. Berlusconi, però, è pronto ad andare in tv, a gridare che a Napoli il centrodestra è in vantaggio, a sottolineare come il solo voto di Milano sia in controtendenza. Anche in Parlamento il premier è pronto a stoppare qualsiasi tentativo di "golpe". Rutelli, Casini e Fini già pensano alla possibilità di sfiduciare il governo, qualora non sia Bossi a decretarne la fine. Ma Berlusconi potrebbe sfruttare proprio la verifica parlamentare chiesta da Napolitano per imporre ancora una volta la sua leadership e far pesare i voti della maggioranza. © RIPRODUZIONE RISERVATA I COMMENTI ALLE 2 ORE DEL SECOLO t Le "Due ore dei Secolo", in onda questa mattina dalle 7 alle 9, saranno interamente dedicate all`analisi del voto in Liguria e nelle grandi città, con interventi dei nuovi sindaci, dei politici e dei colleghi che lavorano nelle zone interessate. Piede pagina • www.Governo.it • Home
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    Argomenti: governo, Lega Nord, Amministrative, Berlusconi Silvio, Bossi Umberto, ballottaggio | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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